Quando lo stalker è una donna "Ti mando qualcuno per farti male"

L’indagata deve rispondere delle continue persecuzioni nei confronti di un avvocato pratese con cui ha avuto una relazione. Fra le accuse anche quella di estorsione per le tante richieste di soldi

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Uno stalking con estorsione del tutto particolare. Non il solito uomo geloso che perseguita l’ex moglie o compagna, ma questa volta le parti sono invertite. A perseguitare è stata una donna che aveva una relazione con un uomo, a sua volta impegnato con un’altra. La procura ha chiuso le indagini a carico dell’indagata, 37 anni, residente in provincia di Firenze, che adesso deve rispondere di stalking e di estorsione.

Tutto è nato nel maggio scorso quando l’uomo, un avvocato pratese di 55 anni, stufo delle continue telefonate, messaggi anche intimidatori e pedinamenti della donna, ha sporto denuncia in procura. Quello che è emerso dalle indagini è del tutto singolare e potrebbe ricordare il famoso film "Attrazione fatale". I due avevano avuto una relazione per diversi mesi. La donna, interrogata in procura, ha detto di non essere stata messa al corrente che l’avvocato avesse famiglia. Quando lo scoprì andò su tutte le furie e cominciò a tempestarlo di telefonate e di messaggi per dirgli che doveva lasciare la compagna. Inoltre gli chiedeva con insistenza "aiuti" economici, quando 700, quando 800, quando mille euro.

L’uomo ha sempre acconsentito a darle i soldi, forse anche per tenerla buona e sperare che i suoi comportamenti ossessivi finissero e che la relazione extraconiugale non venisse fuori.

Ma nulla. La donna ha continuato a tempestarlo di messaggi che diventavano sempre più minacciosi. "Ti farò del male", scriveva. E poi ancora: "Ti mando qualcuno per farti fare del male", aveva aggiunto. "Devi dire a tutti che stiamo insieme altrimenti vengo lì e ti faccio un casino", aveva promesse e mantenuto. Il limite l’ha superato quando, una sera, la donna infuriata si presentò sotto casa dell’avvocato – in pieno lockdown – mettendosi a gridare in mezzo di strada che era la sua amante. A quel punto l’uomo ha deciso di sporgere querela.

La donna è stata perquisita e interrogata in procura dove ha sostenuto di essere "innamorata" e di aver fatto quello che aveva fatto perché l’uomo l’aveva ingannata nascondendole di essere già impegnato. Nel telefono dell’indagata, gli investigatori hanno trovato i messaggi minatori e quelli con le insistenti richieste di denaro.

Nonostante sapesse delle indagini in corso, la donna ha continuato a inviare messaggi all’avvocato e ha provato a convincerlo a ritirare la querela. A quel punto è stata chiesta la misura cautelare. Da giugno, la donna ha il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la presunta vittima. Da allora si è messa l’anima in pace.

Ieri la procura ha chiuso le indagini contestando all’indagata non solo lo stalking ma anche l’estorsione per le continue richieste di soldi. L’indagata ha venti giorni di tempo per chiedere di essere di nuovo interrogata o per presentare una memoria difensiva.

Laura Natoli