Provincia: impiegati a casa due giorni la settimana

PRATO

Stesso copione per lo smart working anche in Provincia. I 60 dipendenti in forze all’ente di palazzo Banci Buonamici hanno scelto su base volontaria di ridiscutere o meno il proprio contratto di lavoro approfittando del paracadute che consente ai lavoratori della pubblica amministrazione di poter allungare il lavoro agile fino al 31 dicembre. Entro tale data è attesa la firma sul nuovo contratto del pubblico impiego che dovrebbe regolamentare in maniera definitiva la possibilità o meno di ricorrere al lavoro agile. In Provincia per i prossimi tre mesi i lavoratori in base al proprio contratto (part time o tempo lungo) avranno l’opportunità di lavorare uno o due giorni la settimana da casa. Ovviamente questa opportunità non si estende a tutti, come in Comune, non potranno usufruirne ad esempio gli agenti di polizia provinciale o gli adetti agli sportelli che non possono certo svolgere l’impiego da casa. Il distinguo tanto atteso entro fine anno è tra il cosiddetto lavoro agile e lavoro da remoto. Il lavoro agile è disciplinato dalla legge ed è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro. La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno dei locali dell’amministrazione e in parte all’esterno, senza una postazione fissa e predefinita, entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale. Ha precise regole e prevede quindi una definizione ben dettagliata delle mansioni e del contratto. Una cosa è certa almeno fino alla fine dell’anno lo smart working in Provincia continuerà a essere una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro diffusa.