Rivoluzione pronto soccorso. Via i colori: l’emergenza si valuta con i numeri

Al pronto soccorso del Santo Stefano saranno assegnati numeri da 1 a 5 in base alla gravità

Ospedale Santo Stefano

Ospedale Santo Stefano

Prato, 9 novembre 2018 - Il codice colore della priorità di accesso cede il passo ai numeri. Quando ci si presenterà al pronto soccorso del Santo Stefano, d’ora in poi non saranno più assegnati i codici bianco, azzurro, verde, giallo e rosso, ma i numeri dall’1 (per l’emergenza) a 5 (per non urgenza). Una rivoluzione organizzativa che prende le mosse dal pronto soccorso pratese, quello che conta il maggior afflusso annuale di pazienti - 100.000 circa - per estendersi a tutta l’Asl Toscana Centro. In linea con le indicazioni della Regione Toscana, l’obiettivo è quello di assicurare in maniera tempestiva l’individuazione del percorso clinico più appropriato per il paziente, con una maggiore attenzione alle persone più fragili. All’interno del pronto soccorso, nel nuovo modello organizzativo il paziente viene accolto in base al bisogno clinico e alla complessità assistenziale, dando priorità alle situazioni a maggiore gravità e orientando subito i pazienti verso i percorsi di cura interni.

Individuate tre linee di attività: alta, intermedia e bassa complessità clinico-assistenziale. Il nuovo sistema di triage per la codifica delle priorità e dei tempi massimi di attesa è così organizzato: 1 emergenza senza tempo di attesa; 2 urgenza indifferibile con un tempo massimo di attesa entro 15 minuti; 3 urgenza differibile con tempo massimo di attesa entro 60 minuti; 4 urgenza minore con tempo massimo di attesa entro 120 minuti; 5 non urgenza con tempo massimo di attesa entro 240 minuti.

La rivoluzione è sostenuta anche dal Team di valutazione rapida (Tvr), composto da medici e infermieri che valutano in modo rapido la situazione per rendere il passaggio del paziente dal pronto soccorso al reparto più veloce e pratico. Il pronto soccorso di Prato, diretto dal dottor Simone Magazzini, fa da apripista. Il nuovo modello sarà applicato a quelli di Empoli, Pistoia, Pescia e San Marcello e agli ospedali dell’area fiorentina.