
Pre e post scuola. Partenza dal 2 ottobre. Protestano i genitori: "Per noi è un disastro"
Proteste per la mancata partenza del pre e post scuola. I genitori per poter lasciare i figli prima dell’inizio delle lezioni dovranno aspettare lunedì 2 ottobre. Esattamente 17 giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico. Un problema se devono entrare al lavoro. Il pre e post scuola è un servizio che permette di portare i figli mezz’ora prima del suono della campanella e poterli riprendere mezz’ora dopo il termine. Una finestra utile ai genitori che hanno orari di lavoro inderogabili. Peccato che la scuola sia iniziata ma non il servizio.
"Sono la mamma di due bambine che frequentano scuole diverse. Volevo segnalare che quest’anno il servizio di pre e post scuola è gestito dal Comune, che invece che farlo partire il 15 settembre lo farà iniziare il 2 ottobre", si sfoga il genitore. "Mi chiedo come fa una famiglia che non ha appoggi, che lavora, che deve accompagnare magari più figli in posti diversi allo stesso orario a dover pensare di chiedere due settimane di ferie perché inizia la scuola e il Comune non ha garantito il servizio".
Il problema è legato ai tempi della burocrazia e dei bandi: finora il pre e post scuola era finanziato dal Comune ma gestito direttamente dagli istituti scolastici che si affidavano a cooperative con bandi interni. I dirigenti scolastici già da alcuni anni avevano espresso difficoltà legate all’organizzazione con le segreterie didattiche sempre più sguarnite. Da qui la decisione dell’amministrazione di accollarsi il servizio non solo dal punto di vista finanziario, ma anche organizzativo.
"Partirà all’inizio di ottobre perché da quest’anno è gestito direttamente dall’amministrazione che ha scelto comunque di portare avanti il progetto proprio per aiutare le famiglie – spiega l’assessore all’istruzione Ilaria Santi –. Abbiamo fatto un bando europeo come prevede la normativa che ha tempi stabiliti e quindi non è stato possibile anticipare la partenza". Tempi tecnici che però mettono in difficoltà i genitori: "Invece di fare finta di niente si deve avere il coraggio di trovare le soluzioni ai problemi, non scusarsi per il disagio, perché non è quello che aiuta le famiglie. Il sistema scolastico è il futuro del paese, dobbiamo cercare di farlo funzionare bene – aggiunge la mamma –. Due mesi e mezzo di vacanze potevano già essere abbastanza. Poter mandare a scuola i figli è diventato un lusso, chi lavora e non ha baby sitter deve fare salti mortali". Il servizio partirà il 2 ottobre sul sito del Comune sono già stati pubblicati gli ammessi, ieri è riaperta la graduatoria per chi eventualmente non ha fatto domanda oppure è rimasto escluso.
Diverso il discorso per la refezione scolastica che è già appaltata e quindi pronta a partire in concomitanza con l’inizio della scuola. In questo caso i pasti ci sono ma non il personale addetto allo sporzionamento: questo ha comportato date diverse per la partenza della mensa nei vari istituti. Fino a quando i posti in organico non saranno tutti coperti il servizio non potrà partire: saranno le singole scuole a comunicare i tempi alle famiglie. Molte elementari e medie saranno comunque pronte per lunedì 25 mentre tutti i plessi comunali che hanno personale proprio con la refezione sono partiti dal 18.
Silvia Bini