Prato al voto, si elegge il nuovo Parlamento Tutti i nomi in corsa per Camera e Senato

Il territorio della provincia suddiviso in 242 sezioni. I risultati dell’uninominale in piena notte, per il proporzionale ci saranno tempi più lunghi

Dopo una campagna elettorale lampo, durata meno di un mese, arriva il giorno del voto per il rinnovo del Parlamento. Urne aperte solo oggi dalle 7 alle 23. A seguire inizieranno gli scrutini e già in nottata dovrebbero arrivare i risultati definitivi su scala pratese per quanto riguarda i seggi dell’uninominale di Camera e Senato. Per il plurinominale, invece, le tempistiche dipenderanno molto dagli incastri relativi ai resti su scala nazionale. Gli aventi diritto al voto in tutta la provincia pratese sono 175.427, suddivisi in 242 sezioni elettorali. Nelle urne si riceveranno due schede: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. La corsa per diventare deputato vede la presenza sulla scheda di otto candidati all’uninominale, due coalizioni e quattordici liste.

Questo il posizionamento delle liste in ordine di sorteggio. In cima alla scheda c’è Italexit, il movimento di Paragone, che candida Nicola Casini all’uninominale. Poi Unione Popolare, il movimento di de Magistris, che vede come candidata all’uninominale Simona Baldanzi. In terza posizione sulla scheda c’è il terzo polo con Italia Viva e Azione che sostengono all’uninominale Edoardo Fanucci. Poi il centrodestra: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, tutti compatti a sostegno all’uninominale di Erica Mazzetti. Fra i pratesi al plurinominale troviamo Giovanni Donzelli e Chiara La Porta per Fdi, Daniele Spada per la Lega, Giorgio Silli, Eva Betti, Mirko Lafranceschina e Cinzia Petrone per Noi Moderati. Pd, Impegno Civico di Di Maio, Più Europa e Alleanza Verdi Sinistra sostengono all’uninominale Tommaso Nannicini. Al plurinominale, in quota Pd, l’unico pratese è Marco Martini. Si prosegue con Vita che all’uninominale sostiene Alessia Balia. La candidata di Italia Sovrana e Popolare è Veronica Colaianni (al plurinominale c’è il pratese Enrico Zanieri), mentre il Movimento 5 Stelle sostiene Chiara Bartalini. Quest’ultima è candidata anche al plurinominale. Al Senato i candidati all’uninominale sono invece nove, le coalizioni due e le liste quindici. Oltre agli stessi partiti della Camera si aggiunge anche il Partito Comunista Italiano, che all’uninominale schiera Debora Bianchini. In cima alla scheda troviamo il Movimento 5 Stelle che sostiene Manuela Bellandi all’uninominale, poi il terzo polo a sostegno di Barbara Masini e il centrosinistra che mette in campo Anna Graziani, appoggiata da Pd, Alleanza Verdi Sinistra, Impegno Civico e Più Europa. In quarta posizione c’è Rigoletta Vincenti espressione di Unione Popolare. Vita schiera nella competizione elettorale Marco Santero, mentre per Italexit tocca a Monica Castro Pivetta. A fare da contrapposizione alla coalizione di centrosinistra troviamo quella di centrodestra che si schiera compatta con Patrizio Giacomo La Pietra: a sostenerlo Fratelli d’Italia, Noi Moderati, Forza Italia e Lega. Chiude la scheda Italia Sovrana e Popolare che all’uninominale candida Dina Cianelli.

Cinque le ipotesi per esprimere il voto. Si può tracciare una x sul simbolo della lista, sostenendo così anche il candidato uninominale collegato. Oppure si può tracciare un segno sul nome del candidato all’uninominale appoggiando così tutte le liste collegate in proporzione ai voti ottenuti nel collegio. Si può inoltre mettere una x sul nome del candidato all’uninominale e su una lista a lui collegata. Ed è valido pure mettere un segno sia sul simbolo della lista che sui nomi dei candidati al proporzionale. Attenzione, non esiste il voto disgiunto: quindi se si mette la x su un candidato all’uninominale e su una lista avversaria il voto sarà nullo.

Stefano De Biase