"Posti di lavoro in fumo con lo stop all’edilizia"

"Se le piccole imprese della filiera delle costruzioni non potranno incassare i 5,2 miliardi di crediti fiscali per lavori incentivati dai bonus edilizia andranno in fumo 47.000 posti di lavoro. Ed il paradosso sta nel fatto che è proprio il settore edile, grazie anche ai bonus, a trainare la ripresa. Si ridurrebbe pertanto del 40% l’aumento di occupazione creato nel settore delle costruzioni nell’ultimo anno equivalente a un ritmo di crescita del + 8,4%, il doppio rispetto al totale dell’economia". A dare voce alla sofferenza di centinaia di imprese del settore edile di Prato e Pistoia sono Claudio Bettazzi, Luca Giusti e Alessandro Corrieri, rispettivamente Presidenti di Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confartigianato Imprese Pistoia, in occasione dell’iniziativa ’Lo stop all’edilizia ferma il Paese’ organizzato ieri alla presenza di circa 50 imprenditori. A discutere di questa spada di Damocle che pesa sulla testa delle imprese, i candidati al Parlamento nei collegi uninominali e plurinominali del territorio Chiara Bartalini (M5S), Erica Mazzetti E (FI) e Nicola Del Sarto (Terzo polo). Sottolineano i tre presidenti: "Gli incentivi per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare sono indispensabili per il rilancio di un settore fondamentale come le costruzioni ma anche per realizzare la transizione green del nostro Paese"-

Nonostante il passo avanti con l’emendamento al Decreto Aiuti bis per sbloccare la cessione dei crediti legati ai bonus edilizi rimane da capire la reazione del sistema finanziario e soprattutto i tempi per la ripresa degli acquisti.