Polveri sottili, l’inizio del 2020 è un incubo

Sforamenti a ripetizione rilevati dalle centraline di via Roma e via Ferrucci. Picchi fino a sei volte il limite previsto dalla legge

Allarme smog

Allarme smog

Prato, 10 gennaio 2020 - Da quando è iniziato il 2020 a Prato tira una brutta aria. Il nuovo anno è iniziato all’insegna dello smog e il livello raggiunto dalle polveri sottili ha spinto il Comune ad applicare un’ordinanza che impone fino al 17 gennaio un tetto massimo di 10 ore di riscaldamento in casa e lo stop alla circolazione per veicoli diesel Euro 2 e 3. Dal primo gennaio, tramite la centralina di via Roma, Arpat ha rilevato 5 sforamenti delle polveri sottili oltre i livelli di allarme. Non vanno meglio le misurazioni in via Ferrucci: nell’ultima settimana sette valori oltre la norma, con picco iniziale di 148 microgrammi di Pm10 (tre volte oltre il valore limite per la protezione della salute) e Pm2,5 quasi 6 volte sopra i limiti di legge.

I numeri sono ‘neri’ in tutta la Piana tra Prato e Pistoia con il pieno di sforamenti e caselle rosse che indicano una criticità costante per la qualità dell’aria anche secondo le rilevazioni della centralina posizionata a Montale. In Toscana solo la zona della piana lucchese fa registrare dati peggiori. "La qualità dell’aria che si respira in città è migliorata negli ultimi anni ma quando ci sono le condizioni atmosferiche sfavorevoli siamo sempre sopra i limiti di legge, che tra l’altro sono molto più blandi di quelli proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui sono consentiti solo tre sforamenti all’anno", il commento di Legambiente Prato.

«Le ordinanze come quella che ha emesso il Comune di Prato? Sono poca cosa – sostengono gli ambientalisti – servono solo a cercare di non peggiorare ulteriormente la situazione e per altro i controlli sono veramente pochi". Le richieste dell’associazione sono ben precise: "Per ridurre drasticamente il traffico occorrono provvedimenti strutturali. Più risorse per il trasporto pubblico, più autobus, più corsie preferenziali e zone pedonali. Servono anche investimenti per la mobilità su ferro (sia ferrovie che tramvia) e una scelta a favore della mobilità ciclabile più convinta. Nel frattempo non resta che sperare in comportamenti più virtuosi da parte dei cittadini".

Il capogruppo di Forza Italia in Regione Maurizio Marchetti commenta il fenomeno parlando di "livelli di criticità in aumento e picchi inediti". Marchetti cita poi i dati di una centralina indipendente, finanziata dal gruppo "Mamme No inceneritore". "Anche ieri pomeriggio (mercoledì, ndr) le centraline, e in particolare quella alle Badie, hanno registrato sforamenti imponenti dei livelli di Pm10". E infine va in tackle anche sulla giunta regionale: "Pd e sinistra si sono trincerati dietro un ambientalismo di facciata e di maniera che poi nei fatti si è tradotto in inerzia".

Nei prossimi giorni la situazione non dovrebbe cambiare molto, almeno a leggere le previsioni del Lamma regionale: "Nessuna variazione attesa nelle prossime settimane. Ancora alta pressione prevalente con bassa probabilità di pioggia e temperature superiori alla norma, in particolare in montagna". A.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA