Pnrr, tutte le novità su Montemurlo

Nel 2022 il Comune è riuscito a intercettare 13 milioni di euro. Alloggi popolari in via Indipendenza

"Il 2022 è stato l’anno della ripartenza, della rinascita della vita sociale, dei grandi progetti e della variante generale. Dopo lo stop forzato, imposto dalla pandemia, sono ripartiti gli interventi per la promozione della qualità della vita, dell’ambiente e della collina", così il sindaco Simone Calamai, presenta le novità sul Pnrr che coinvolgeranno Montemurlo. Nel corso del 2022 il Comune è riuscito a intercettare 13 milioni di euro da fondi Pnrr. Risorse che consentiranno di poter portare nuovi servizi ai cittadini, tra i quali la nuova Casa della Salute di Montemurlo. Nel 2023 sarà consegnato il nuovo asilo nido di Morecci e partirà la progettazione della nuova scuola dell’infanzia che andrà a completare il polo scolastico.

Al via anche alla progettazione del nuovo asilo nido di Oste, vicino alla scuola dell’infanzia ‘Giorgetti’ di via Venezia a Oste, per il quale il Comune ha ottenuto un milione e 350 mila euro di fondi Pnrr. Inoltre grazie alla concessione di 70.000 euro di fondi del Pnrr, nel 2023 a Montemurlo in via Indipendenza sarà ristrutturato un alloggio di edilizia popolare e sarà destinato ad accogliere persone con disabilità del progetto ‘Dopo di noi’ per favorirne l’autonomia. Sono già stati individuati i quattro ragazzi che frequentano un centro diurno e che, dal prossimo anno, vivranno in autonomia nell’appartamento. La Casa della Salute è una delle principali novità che investirà Montemurlo: si tratta di un distretto sanitario con molti più servizi per i cittadini che entro il 2026 dovrebbe prendere il posto dell’attuale centro di via Milano. Il problema del Pnrr è legato però a diverse incognite: i maggiori costi legati all’aumento del prezzo dei materiali e alla forza lavoro.

"Siamo molto felici dei 13 milioni di euro ottenuti sul fondo governativo – dice il sindaco Calamai – ma non nascondo delle preoccupazioni legate all’aumento dei costi dei materiali che incideranno circa il 30% sul progetto approvato dal Pnrr e sulla forza lavoro. Entro il 2026 ci sono milioni di euro di progetti da portare a termine, ma le ditte? Ce la faranno a dare riscontro a questa immensa domanda in tutta Italia? Sono risposte che al momento noi amministratori non abbiamo".

Silvia Bini