Piscina comunale Il Cgfs non apre "Costi troppi alti"

Restituite le chiavi al sindaco. Da oggi il nuovo bando. Morganti: "Proviamo a salvare il salvabile"

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Sarà un’estate con o senza la piscina a Vernio? Lo sapremo fra un paio di settimane. Il Comune prova in extremis a salvare questa oasi di fresco e divertimento per grandi e piccini ma non sarà facile. La piscina era gestita dal Cgfs (Centro giovanile di formazione sportiva) di Prato che opera in questo settore dal 1962. A Prato, in via Roma la piscina è stata riaperta il 22 giugno, sono ripartite le iscrizioni ai centri estivi e ai corsi nuoto e acquagym, seguendo i protocolli per la sanificazione degli ambienti, il controllo degli accessi e tutte le disposizioni anti Covid-19. Per la struttura di via della Posta a Vernio, invece, il Cgfs ha preso una decisione diversa e molto drastica: troppo costoso tenere aperto ed ha quindi reso l’impianto al Comune che è il proprietario. "Il gestore – spiega il sindaco Giovanni Morganti – è stato corretto: secondo i calcoli effettuati per gli investimenti necessari a garantire la sicurezza sarebbe andato incontro ad un deficit di 35.000 euro e prima di presentare questo conto al Comune, a fine stagione, ha preferito recedere dalla convenzione. L’alternativa, per rientrare nelle spese, poteva essere quella di alzare il costo del biglietto ma non ha senso: questa è una piscina pubblica".

Il Comune di Vernio allora ha predisposto un bando pubblico che uscirà oggi per la ricerca di un nuovo gestore e se qualcuno si farà avanti dal 10 luglio la piscina potrebbe riaprire. I cittadini ma anche i villeggianti da alcuni giorni, sui social, hanno sollevato la questione in quanto la piscina è sempre stata un punto di riferimento e di socializzazione. "Anche il vicino Comune di Castiglione dei Pepoli – prosegue Morganti – è nella stessa situazione con la piscina e forse riuscirà a garantire l’apertura solo in agosto. La questione purtroppo è complessa: viene richiesto un impegno economico notevole per adempiere alle misure richieste, ad esempio se prima entravano 100 persone e ora 40 come posso tenere aperto allo stesso prezzo? Ma le famiglie hanno bisogno di questi spazi. Non voglio alimentare speranze però proviamoci: non lasciamo nulla d’intentato". La piscina di Vernio rappresentava anche una opportunità di lavoro stagionale per diverse persone: dai bagnini al bar e la crisi post emergenza Coronavirus rischia di sacrificare pure questa realtà e l’occupazione. Nei Comuni medicei anche i gestori della piscina di Comeana hanno optato per la chiusura, per gli stessi motivi e l’impianto riaprirà il primo settembre. Senza piscina, in Val Bisenzio le alternative fra luglio e agosto saranno le escursioni per trovare refrigerio fra sentieri, torrenti, fiumi alla scoperta dell’Appennino tosco-emiliano.

M. Serena Quercioli