Picchia la compagna davanti alla figlia

Afferra al collo la convivente: pakistano arrestato. In casa una bambina di 11 mesi

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Prato, 3 ottobre 2018 - Ha undici mesi di vita e piange spesso, ma la tenerissima età c’entra relativamente poco. Piange perché da quando è nata sente i suoi genitori urlare, lui troppo spesso all’attacco verbale e fisico di lei che si difende come può, a parole e denunciando il compagno, padre della creatura, vittima collaterale dell’ennesima, drammatica vicenda di maltrattamenti in famiglia, stavolta tra Calenzano e Settimello, culminata nell’arresto di un quarantenne pakistano. Sono stati gli agenti del commissariato di Sesto Fiorentino a dover intervenire lunedì a metà pomeriggio nell’abitazione della coppia. Lei, trent’anni, italiana, ancora piangeva, evidenti e inquietanti segni rossi sul collo dai medici di Careggi spiegati tecnicamente come «contusione cervico dorsale»: l’ha strattonata e le ha stretto le mani sul collo.

La prognosi è relativamente lieve, dieci giorni, però la situazione è allarmante, border line. Lunedì l’aggressore, ritornato a casa, ha cominciato a discutere con la convivente. Al culmine della litigata è uscito dall’abitazione. I poliziotti l’hanno cercato e ritrovato poco dopo, nelle vicinanze: «E’ vero, ho perso la testa, ho perso il controllo». Non è la prima volta. Il motivo più ricorrente dei tanti dissidi è la gelosia furiosa di lui; accusa la donna e litigano, la penultima volta nel fine settimana. E c’è stata una denuncia. Appena tre-quattro giorni dopo, punto e a capo. Con la bambina spesso costretta lì, a subire anche lei, a piangere stremata dalle urla furiose. A volte anche la madre della 30enne è rimasta coinvolta nelle risse di coppia originate dalla gelosia, ma più in generale, secondo le accuse, dall’atteggiamento violento del padre di famiglia, in capo al quale pendono già numerose denunce per i maltrattamenti in famiglia. Avvisato per competenza territoriale il sostituto procuratore di Prato Valentina Cosci, gli agenti hanno quindi proceduto all’arresto del quarantenne, portato in carcere alla Dogaia. Nominato quale difensore l’avvocato Lorenzo Vannozzi.

giovanni spano