Carceri, arrivano le nuove panchine. Ma l’illuminazione è un’incognita

Alessi chiede pazienza: ‘Non ripetiamo l’errore di piazza del Comune’

Un gruppo di turisti a Prato (foto Attalmi)

Un gruppo di turisti a Prato (foto Attalmi)

Prato, 13 maggio 2018 - «Intervenire sulle piazze del centro storico non è semplice e serve sempre grande attenzione. Sono ormai mesi che gli uffici tecnici stanno cercando le panchine più giuste per le Carceri: è vero che sembrano tempi lunghissimi ma come amministrazione vorremo evitare un bis di piazza del Comune, che fra quelle rifatte è la piazza che ci convince di meno».

Così l’assessore Filippo Alessi replica alle lamentele e osservazioni da parte dei commercianti di piazza delle Carceri, che proprio ieri attraverso le pagine de La Nazione hanno chiesto al Comune più panchine, illuminazione ed eventi. «Condivido la necessità di prevedere nuove sedute – prosegue Alessi – L’idea è quella di mettere un’unica panchina fra il Bacchino e la chiesa, lunga più di cinque metri, con uno schienale comodo, in legno e con lo stesso colore del portone della basilica. La bozza c’è, ora vanno concretizzati i tempi. Diciamo che chiuso anche l’intervento al tondo del Mercatale, possiamo concentrarci con gli uffici sulle Carceri ed effettuare i ritocchi richiesti».

Le perplessità sono maggiori, invece, quando si tocca l’argomento illuminazione. Perché per installare due nuovi lampioni sarebbe necessario rompere la pavimentazione. «E’ un po’ un peccato visto che la piazza praticamente è nuova – conclude Alessi – E poi dovremmo chiedere l’autorizzazione alla sovrintendenza. Le osservazioni dei commercianti sono reali, anche io mi sono accorto che servirebbe un intervento nella parte più vicina a via Bonaventura. Abbiamo provato a potenziare al massimo l’illuminazione esistente, ma il cono di luce non va oltre una certa distanza. Serve una riflessione. Anche perché in questi mesi la priorità è stata data ad altre piazze».