Salviamo le edicole. Confesercenti: "Presidio d’informazione". Aderisce anche Bugetti

Superato il traguardo delle tremila firme raccolte dalla petizione popolare

Mauro Lassi con Giovanni Mosca

Mauro Lassi con Giovanni Mosca

Prato, 9 settembre 2019 - Superato il traguardo delle tremila firme raccolte dalla petizione popolare che chiede al Comune di intervenire con misure concrete per aiutare le edicole cittadine e frenare l’ondata di chiusure che, a Prato come in tutta Italia, sta caratterizzando il settore. Sono tante le edicole cittadine e della provincia coinvolte nella battaglia messa in piedi da Giovanni Mosca per cercare di ottenere risultati concreti, come il taglio del canone di occupazione del suolo pubblico e la riduzione della Tari. L’obiettivo è anche quello di portare dentro le edicole alcuni servizi demografici, così da potenziare ulteriormente il loro ruolo all’interno della comunità. E insieme alle firme di tantissimi cittadini, interessati a salvare questi presidi del nostro vivere sociale, continuano le adesioni di rappresentanti del mondo della politica e del lavoro.

Una delle ultime firme arrivate è quello della consigliera regionale Ilaria Bugetti, che si è detta ben felice di dare il proprio contributo per sostenere questa battaglia. E importantissima è anche l’adesione di Confesercenti Prato, con la firma del presidente Mauro Lassi. Sarà dunque possibile sottoscrivere la raccolta firme a sostegno delle edicole (l’iniziativa proseguirà fino al 30 settembre) anche presso la sede dell’associazione in via Pomeria 71/b. Con questa adesione Confesercenti Prato riconosce l’importanza delle edicole non soltanto sotto il profilo imprenditoriale e di sviluppo occupazionale ma come presidio di cultura e libertà di informazione di un territorio e coglie l’occasione per ricordare che per tutto il mese di settembre possono essere inviate le domande per la richiesta del credito d’imposta relativo all’anno d’imposta 2019, introdotto dall’ultima legge di Bilancio, a favore delle edicole.

L’agevolazione è rivolta alle edicole che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici ed è esteso anche agli esercizi che, pur non operando esclusivamente in tale settore, rappresentano l’unico punto vendita al dettaglio di quei prodotti nel comune di riferimento. L’ammontare del bonus è parametrato a quanto speso dagli esercenti per i locali adibiti alla vendita dei giornali, riviste e periodici nell’anno precedente a quello della domanda di accesso al credito d’imposta, in riferimento a Imu, Tasi, Cosap, Tari e, al canone di locazione, al netto dell’Iva, nel caso in cui l’edicola rappresenti l’unico punto vendita esclusivo nel territorio comunale. «Ringrazio tutti i cittadini che con grande entusiasmo stanno aderendo a questa battaglia di civiltà e a tutti gli edicolanti impegnati fortemente in questa straordinaria mobilitazione», è il commento finale di Giovanni Mosca.