Penzoloni dal tetto per farsi un selfie. Ci sono degli intrusi nell’ex ospedale

Tre ragazzi di notte sul terrazzo, intervengono le guardie giurate

Il sopralluogo all’ex ospedale effettuato alcune settimane fa dal deputato Erica Mazzetti e dal dirigente tecnico dell’Asl Gianluca Gavazzi

Il sopralluogo all’ex ospedale effettuato alcune settimane fa dal deputato Erica Mazzetti e dal dirigente tecnico dell’Asl Gianluca Gavazzi

Prato, 12 agosto 2018 - Si sono introdotti nel vecchio ospedale di notte, in maniera furtiva, e poi sono saliti fino alla terrazza. Tutto per scattare alcune foto. Sfidando il pericolo per gioco. Con il serio rischio di farsi del male. Tutto questo è successo giovedì notte, intorno alle 23,30: protagonisti tre ragazzini, due minorenni e l’altro che aveva compiuto da poco diciotto anni. A scoprirli è stata la Securitas Metronotte, impegnata in un giro di perlustrazione, che per caso ha visto questi ragazzi penzolare dal terrazzo di un edificio ormai abbandonato e all’apparenza inaccessibile. Per fortuna i vigilanti sono intervenuti tempestivamente, prima che qualcuno potesse farsi del male, interrompendo subito quel gioco pericoloso e privo di logica. Dalle testimonianze raccolte nel corso della serata, sembra non sia nemmeno la prima volta: già in passato altri ragazzini si erano introdotti all’interno dell’area del Misericordia e Dolce. Comunque è stato appurato che non ci sono vie d’accesso dirette. L’unico modo per entrare nell’edificio è arrampicarsi sul cancello che dà sul lato del Cicognini, scavalcare la recinzione e poi percorrere «alla cieca» corridoi e scale in disuso, abbandonate ormai dal 2013, anno in cui è stato inaugurato il nuovo ospedale di Galciana. Con il serio rischio di cedimenti, soffitti pericolanti, vetri rotti, buche o quant’altro possa mettere a repentaglio la sicurezza di chi entra là dentro senza autorizzazione. Non appena le guardie giurate si sono accorte di quello che stava accadendo hanno chiamato le forze dell’ordine che poi hanno provveduto a identificare i tre intrusi. Adesso toccherà all’Asl formalizzare la denuncia con i carabinieri.