"Parco centrale e giungle urbane Giunta Biffoni, il mondo dei sogni"

Duro attacco dell’ex candidato sindaco Spada (Lega): "Otto anni di rendering e continue narrazioni. Anche all’ultimo consiglio sul bilancio hanno detto che lavorano per il futuro. Ma sono passati otto anni"

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"Lo sosteniamo da tempo, ma ad ogni snodo questa amministrazione ne dà maggiore prova: siamo una città amministrata sui sogni. Che però non si realizzano o se lo fanno non sono mai come immaginati. Nell’ultimo consiglio con l’approvazione del bilancio ci è stato ripetuto che la giunta lavora per il futuro e che i risultati si vedranno nel tempo. Biffoni è sindaco da otto anni e finora di futuro ne abbiamo visto poco e male, a cominciare dai mille progetti sul verde, rimasti solo nei rendering dell’assessore Barberis". Daniele Spada, ex candidato sindaco e capogruppo della Lega in consiglio comunale, sferra un nuovo attacco alla giunta Biffoni, partendo da parco centrale e giungle urbane. "La città green o, come ci raccontano adesso, carbon neutral, per ora esiste solo sulla carta dei progetti – dice –. Il parco, che era il cavallo di battaglia della prima giunta Biffoni, dopo otto anni è fermo alle immagini dei progettisti. Nel frattempo si spendono, o si fanno spendere, decine, centinaia di migliaia di euro per un’installazione d’arte contemporanea che ci raccontano essere il primo passo verso il parco dei desideri, anche se è stata collocata ai piedi del Bastione delle Forche: fumo negli occhi, ennesimo storytelling". Va giù duro anche sulle giungle urbane il capogruppo della Lega. "Quelle si possono anche vedere – aggiunge –, lungo le ciclabili o sulle rotonde, grazie al sempre più impeccabile servizio di Alia... Già, dimenticavo, ora l’attenzione è sui posti della futura multiutility, non sul decoro della città". Terzo capitolo il parco del Bisenzio: "Abbiamo visto Riversibility e i suoi container voluti sempre da Barberis: oggi sono in una nuova versione, che ci auguriamo più fortunata, dopo essere diventati magazzino per la refurtiva e bivacco di sbandati".

E’ lunga la lista di Spada. "Abbiamo visto il mercato coperto al Macrolotto Zero, costato qualche milione di euro e fallito dopo pochi mesi – continua –, le principali arterie cittadine ridotte a viottoli per realizzare marciapiedi larghi come piste di atterraggio, i robottini che dovevano essere le sentinelle cibernetiche lungo le ciclabili rinchiusi da anni in qualche magazzino. Non abbiamo ancora visto il sottopasso del Soccorso, né l’ampliamento dell’ospedale. Viene il dubbio che ci sia la volontà calcolata di rilanciare sempre con progetti nuovi e più faraonici, per non doversi occupare del drammatico presente e per distrarre i pratesi dalla realtà ogni giorno più difficile. Lo ripetiamo ancora – conclude l’ex candidato sindaco –: per Prato servono interventi concreti, seri, importanti, immediati. Se non vogliono ascoltare l’opposizione, provino almeno ad ascoltare la città".