Paperino, niente carnevale "Non vogliamo rischiare"

Per il secondo anno consecutivo salta la parata organizzata dal circolo Arci "L’allestimento dei carri coinvolge circa 70 volontari, c’era il rischio contagi"

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Niente parata dei carri, niente maschere. Niente festa. Per il secondo anno consecutivo salterà lo storico carnevale di Paperino, organizzato dal Circolo Arci, che da oltre quarant’anni richiama migliaia di persone provenienti da Prato e da tutta la Toscana. Il motivo che ha spazzato via le sfilate, lasciando i carri fermi, è ovviamente il Covid e il rischio contagi ancora elevato. "Ad ottobre abbiamo capito che la pandemia non era finita – fanno sapere dal circolo – non ci è sembrato il caso di rischiare dal momento che alla realizzazione e all’allestimento dei carri, dei vestiti e di circa 200 maschere partecipano almeno 70 volontari, tutte persone che stanno a contatto fra loro".

Il carnevale generalmente si svolgeva per tre domeniche di fila e il martedì grasso. Diversi i temi dei carri che nel corso del tempo si sono susseguiti in un tripudio di colori e fantasia, dal mondo dei cartoni animati a quello dei videogiochi senza contare gli ospiti musicali che ad ogni sfilata rendevano l’atmosfera ancora più allegra. Un momento di festa per grandi e piccini.

Sicuramente una grande tristezza per tutta Paperino, che quest’anno non vedrà né coriandoli, né stelle filanti. Per il paese questa è sempre stata una festa importante e soprattutto di grande spirito di aggregazione perché nella sua preparazione riesce a coinvolgere tutta la frazione. Quest’anno però sfilare sarebbe stato rischioso anche dal punto di vista dei ‘conti’.

"Il Carnevale – spiegano ancora dal circolo – ha un costo importante e non essendo sicuri della partecipazione della gente, per la paura del Covid, metteremmo a rischio anche le casse del circolo che sono messe già in ginocchio dalle mancate entrate del carnevale stesso". Le ultime sfilate risalgono al 2020, già periodo di pandemia. "Il primo lockdown – precisano – ci fu a marzo. Noi abbiamo iniziato a lavorare alla preparazione dei vestititi, delle maschere e dei carri già molti mesi prima e riuscimmo a sfilare a febbraio anche se, l’ultima domenica, fu meno partecipata del solito", ricordano dal circolo. Un altro stop forzato del Carnevale ci fu invece nel 2016, quella volta a causa della mancanza di spazi per realizzare i carri.

Nonostante ciò, la storica manifestazione riuscì a riprendersi e le maschere e i carri tornarono ad animare le vie l’anno successivo. Come speriamo accada per il prossimo anno. Covid permettendo.

Monica Bianconi