Etruria, luci in palestra grazie a Chechi

Etruria, completato il primo intervento dopo l’asta (e qualche polemica)

Jury Chechi

Jury Chechi

Prato, 18 settembre 2019 - Finalmente una buona notizia per la palestra Etruria. A febbraio aveva fatto rumore la discesa in campo di Jury Chechi, che aveva decido di mettere all’asta 200 trofei tra coppe e medaglie per finanziare i lavori di adeguamento della palestra da tempo in condizioni precarie. L’impegno del campione olimpico ora si è concretizzato nel nuovo impianto elettrico per la palestra di via Santa Caterina. Quando si dice che la tenacia batte la burocrazia. Sì perché per poter mettere mano all’immobile e dare il via almeno agli interventi più urgenti, sono stati necessari mesi di carte bollate, richieste, sopralluoghi con i responsabili di «Sport e salute», la società proprietaria dell’immobile, che ha preso il posto del Coni. Mesi che hanno provocato qualche polemica per la mancata partenza dei lavori. Era il 30 marzo quando Reale Foundation (la fondazione di Reale Group) mise a disposizione 70mila euro per acquistare simbolicamente i trofei messi all’asta da Chechi per aiutare la palestra che lo aveva cresciuto «prima come uomo e poi come sportivo».

Da allora solo oggi, grazie anche all’impegno della presidente della società Etruria, Grazia Ciarlitto, è stato possibile spendere una parte dei fondi per la palestra. I lavori hanno riguardato l’impianto elettrico: dallo scorso anno le atlete pratesi erano costrette ad allenarsi con la sola luce di due fari portati dai genitori delle bambine. Una situazione di disagio che per fortuna adesso resta solo un brutto ricordo. Soddisfatta l’allenatrice e le sue piccole allieve che finalmente potranno allenarsi senza l’incubo del buio che incombe. Il primo impegno, quindi, è stato per la sistemazione definitiva delle luci. Il secondo step sarà invece l’impianto di riscaldamento in tilt dallo scorso inverno.