Paese sotto choc: "Non ci crediamo ancora"

I residenti preoccupati dopo il terribile fatto di sangue in via Boccaccio: "Mai successo nulla di simile, al massimo c’è stato qualche furto"

Migration

In pochi hanno voglia di parlare. A Comeana è un giorno triste. E’ il giorno dopo l’omicidio di Gianni Avvisato, 38 anni, colpito a morte da due uomini davanti a casa sua, in via Giovanni Boccaccio a Carmignano, zona residenziale del paese. Una strada senza sfondo, fatta di sole abitazioni, caratteristica questa che contraddistingue Comeana. Abitazioni dove, il giorno dopo l’efferato omicidio, i cittadini sembrano quasi volersi nascondere da occhi indiscreti, forse intimoriti dalla presenza dei tanti giornalisti, delle auto dei carabinieri che continuano ad andare avanti e indietro, certamente scioccati dalla notizia della tragica scomparsa di Gianni Avvisato. Le vie sono sostanzialmente deserte, poche le attività aperte: un paio di parrucchieri, una farmacia, le poste, una panetteria, due circoli, un ottico. I commercianti provano a continuare ad andare avanti con la vita di tutti i giorni, ma è complicato non pensare e non parlare dell’accaduto: una persona uccisa sulla porta di casa.

L’argomento del giorno fra la gente in fila per fare la spesa, è inevitabilmente l’uccisione di Avvisato, che tuttavia nessuno in paese sembrava conoscere bene. "Nonostante vivesse qua, non lo avevo mai visto", ci racconta il barista del circolo Acli. Il motivo è presto detto: la vittima, originaria dei comuni sul Montalbano, dopo aver abitato a Firenze, all’Isolotto, si era trasferita a Comeana solo da qualche mese, secondo quanto emerso dai racconti dei vicini di casa. Il suo volto era più familiare a Poggio a Caiano, dove si trova la palestra che, in passato, Avvisato aveva gestito insieme al fratello (morto tragicamente in un incidente in moto).

Avvisato aveva ceduto l’attività nel 2007 per dedicarsi ad altro, nonostante sui social si presentasse ancora come personal trainer.

"Frequentavo quella palestra quando ancora era in mano al fratello, ma mi ricordo poco di Gianni. Di sicuro qua a Comeana non l’ho mai incrociato - la testimonianza di Piero Andreini, barbiere in via Dante Alighieri - La notizia ci ha lasciato un profondo sconforto. Questa è una frazione tranquilla, la definirei un ’dormitorio’. Ci lavoro da 34 anni e finora al massimo si erano registrati piccoli furti nelle abitazioni. Mai avremmo pensato che si sarebbe potuto verificare un episodio tanto grave".

Visibilmente colpita anche Laura, titolare di una panetteria nella stessa strada. "Mi sono sempre sentita al sicuro qua. E continuerò così, anche se questa tragedia non può lasciarci indifferenti. Sparare di pomeriggio in mezzo alle case è davvero terribile".

Francesco Bocchini