Caso Ovattoni, la Lega chiude la porta: "Adesso basta, sarà cancellata dal registro soci"

Il commissario toscano Lolini: "La Lega non è un autobus"

Patrizia Ovattoni

Patrizia Ovattoni

Prato, 25 novembre 2021 - La vicenda Ovattoni scuote la Lega pratese. La consigliera comunale era uscita un mese fa dal gruppo consiliare per poi rientrarci pochi giorni fa e infine uscirne di nuovo nelle scorse ore. "Ho scoperto che Curcio mi ha querelata – aveva detto Ovattoni – E l’ho saputo solo dopo che ero rientrata nel partito e nel gruppo consiliare in Comune. L’ho scoperto per puro caso, quando un mio conoscente è stato interrogato dalla polizia municipale. Io invece non sono stata ancora chiamata né conosco i contorni della vicenda". La querela in effetti c’è, ma non è stata espressamente presentata contro Ovattoni, bensì nei confronti di "colui o coloro che dovessero risultare responsabili, anche a titolo di concorso dei fatti denunciati". A fare chiarezza è lo stesso Curcio. "La questione a cui viene fatto improprio riferimento da Ovattoni è contenuto di un’indagine in corso – dice - Le carte sono nelle mani della magistratura e l’unica cosa che posso rivelare è che mi ritengo parte lesa essendo il sottoscritto ad avere sporto denuncia contro ignoti e non contro Ovattoni".

A stretto giro di posta arriva la presa di posizione - apparentemente una porta chiusa definitivamente - da parte di Mario Lolini, commissario della Lega Toscana: “La Lega non è un autobus, dove si sale e si scende a piacimento. La vicenda della consigliera di Prato Patrizia Ovattoni, che, per la sua storia in questo partito, era stata trattata con la speranza di poterla ricomporre, giunge per noi al capolinea e sarà cancellata dal registro dei soci. Potrà proseguire nella sua strada politica dove meglio crede, ma non certo nella Lega”.

“La Lega ascolta i territori – afferma Lolini - e il territorio conferma che alla luce del tira e molla c’è solo una questione di appartenenza alle commissioni comunali e dei relativi gettoni di presenza. Questo per noi non è tollerabile. Non si può uscire a fine ottobre di fronte alla riorganizzazione delle stesse, per poi rientrare sei giorni fa e riuscire di nuovo perché, di fatto, quanto proposto non va bene. Ogni nostro militante sa che la ‘Lega si serve, ma della Lega non ci si serve’. Una frase che non è uno slogan o un motto, ma è l’obettivo di un partito che deve essere al servizio dei cittadini. Quella della Ovattoni, più che una vicenda politica, iniziava ad assumere le sembianze di una telenovela e, dunque, è giusto darci un taglio definitivo, sancendo la fine della sua esperienza in questo partito, con la cancellazione dal libro dei soci. Lo facciamo con grande dispiacere, anche per l’impegno che Patrizia Ovattoni ha profuso per anni nella Lega tanto da spingerci a una tolleranza estrema per conentirle di ripensare l’iniziale decisione prima di procedere alla sua espulsione dal partito, ma anche con la consapevolezza che a Prato c’è bisogno di chiudere la fase delle polemiche e di riprendere il lavoro sul territorio e per i cittadini. Come Commissario ho piena fiducia nel lavoro dei consiglieri Spada e Curcio”.

Lolini non crede che la vicenda della querela del consigliere Curcio possa essere alla luce della decisione. “Il consigliere Curcio – afferma Lolini - ha presentato una querela contro ignoti per difendere la sua persona ed è giusto che gli inquirenti e la magistratura facciano il loro corso. La vicenda non riguarda direttamente la Ovattoni, dunque non riesco a comprendere il nesso tra le due cose. Penso invece che le nomine nelle commissioni, con tutto ciò che ne consegue anche a livello di gettoni di presenza, possa rappresentare la reale motivazione, che era all’origine della prima uscita della consigliera Ovattoni dal gruppo e, seppur non detta, anche della seconda”.