Le due ali realizzate nel pieno della pandemia non resteranno inutilizzate. Anzi per l’ospedale Santo Stefano si sta avviando un periodo di interventi per aumentare gli spazi e fornire nuovi servizi ai cittadini. Del destino delle due ali - che furono realizzate a tempo di record fra dicembre 2020 e gennaio 2021 - ne ha fatto cenno ieri mattina il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani durante la visita al nosocomio di Galciana. Quell’operazione, resa possibile attraverso l’emanazione di un’ordinanza, mise a disposizione 40 posti letto in più con destinazione di emergenza per rispondere alla pressione del virus, sotto la cui morsa si è trovato a lavorare a lungo il presidio ospedaliero. Per fortuna quei posti letto non sono stati mai utilizzati, ma gli spazi, l’ala Sud e quella Nord, si sono rivelati utili per fronteggiare le molteplici necessità dettate dall’epidemia. Le due ali sono state impiegate per la vaccinazione anti Covid: quella Sud per i dipendenti dell’Asl Toscana centro e quella Nord per i pazienti fragili. Adesso la Regione Toscana e l’azienda sanitaria stanno disegnando un nuovo futuro per questi spazi. "L’ala Sud – sottolinea il direttore generale dell’Asl Centro, Paolo Morello Marchese – è quella a maggior contatto e più vicina alla struttura del pronto soccorso. Perciò, già oggi, viene impiegata per svolgere le attività di day service multidisciplinare a supporto del dipartimento di emergenza urgenza. Qui vengono indirizzati coloro che hanno bisogno di un percorso di assistenza personalizzato e semplificato che garantisce la continuità nella gestione assistenziale e l’ottimizzazione dei tempi di diagnosi e di trattamento attraverso l’offerta di una serie di prestazioni ambulatoriali, accertamenti e controlli specialistici in una unica seduta senza la necessità di ricovero". Dunque il futuro dell’ala Sud è già tracciato nell’attività in corso da tempo e che vanta buoni risultati. Invece, "per quanto riguarda l’ala Nord, che non ha un collegamento diretto con il pronto soccorso, stiamo lavorando su diverse ipotesi. Siamo certi che entro la fine dell’anno saremo in grado di fornire l’effettiva destinazione di questo spazio". Nel caso in cui dovesse ospitare letti di carattere sanitario (che esulano dal carattere di emergenza come accaduto in occasione della pandemia, ndr) ci sarebbe bisogno di un intervento più articolato per ottenere l’autorizzazione specifica. Il conto alla rovescia, però, è già scattato ed entro la fine del 2022 si saprà quale serviziò sarà accolto nell’ala Nord. Dall’ospedale ci si sposta al territorio, dove si trova la partita del distretto di San Paolo, sempre per rimanere sul versante dell’edilizia sanitaria: un’opera particolarmente attesa dai residenti del quartiere, privo del servizio ormai da anni. C’è attesa anche per la riforma del 118 che, ha assicurato il presidene Giani, "sarà portata in giunta entro novembre" oltre alla rioganizzazione e razionalizzazione dell’ex guardia medica: "Si cercano risorse aggiuntive per evitare di fare tagli, vogliamo procedere per razionalizzare e usare meglio i nostri operatori". Sara Bessi