Orti cinesi, blitz nell'azienda agricola: tutti i lavoratori sono a nero, ditta sospesa

Migliaia di euro di multe per violazioni in materia di gestione rifiuti e lavoro nero

Un momento del controllo

Un momento del controllo

Prato, 30 novembre Tiene banco la questione degli orti cinesi. Evidentemente un tema all'attenzione non solo della stampa, visto che è di queste ore l'intervento di un gruppo interforze a cui hanno preso parte il Nucleo Investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei Carabinieri Forestali di Prato, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Prato, la stazione Carabinieri di Poggio a Caiano e il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza dell’Azienda Asl Toscana Centro .

Il blitz è avvenuto in una azienda agricola con proprietari cinesi che produce ortaggi in serre e campi coltivati nell’area agricola di Iolo.

Numerose le irregolarità riscontrate in materia di gestione dei rifiuti, presenza di stranieri irregolari e di lavoratori “in nero”, nonché nel rispetto della normativa in materia di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. I Carabinieri Forestali hanno controllato la gestione dei rifiuti prodotti dall’azienda agricola, multando l'azienda di 5mila euro per violazioni in materia ambientale (l'utilizzo di borse di plastica per la vendita vietate dalla normativa). SOno state sequestrate 16.200 buste di plastica.

 Due cinesi, il titolare e il cogestore dell’azienda, sono stati denunciati a piede libero per favoreggiamento della permanenza di cittadini extracomunitari clandestini sul territorio dello Stato Italiano, e per aver impiegato nell’azienda e ospitato presso la stessa due extracomunitari (cinesi) privi di permesso di soggiorno.

A carico dell’azienda agricola controllata è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale poiché tutti e tre i suoi lavoratori dipendenti erano a nero, e sono scattate nel complesso multe per violazioni in materia di lavoro per 9.500 euro.