Le Olimpiadi del 2032. "Una sfida da vincere. E anche Prato c’è"

Biffoni e la candidatura Firenze-Bologna: "Grande opportunità, abbiamo le carte in regola"

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni

Prato, 2 ottobre 2019 -  «Prato sarà in prima linea per sostenere il sogno di portare le Olimpiadi del 2032 a Firenze e Bologna. E’ una grande opportunità per tutti, a patto di fare un ragionamento congiunto che sfoci in una candidatura seria e autorevole. Noi siamo pronti a fare la nostra parte». Non usa giri di parole il sindaco Matteo Biffoni, che dopo il convegno organizzato da Qn, La Nazione e Il Resto del Carlino a Palazzo Strozzi sceglie di aderire a questa coraggiosa suggestione che vorrebbe le due regioni, Emilia Romagna e Toscana, pronte a candidarsi per ospitare i Giochi Olimpici del 2032.

«Per quanto in questo momento si stia parlando di un sogno, Prato non può rimanere fuori da una partita del genere. Siamo il punto di collegamento ideale fra Firenze e Bologna, fra Toscana ed Emilia Romagna, oltre ad essere la seconda città della Regione e la terza del centro Italia e ad avere una tradizione sportiva importante con atleti che hanno raggiunto i massimi livelli mondiali. A livello di impianti forse nessuna delle realtà citate parte da punte di eccellenza, ma nemmeno da zero. E noi nel nostro piccolo potremmo offrire per esempio un impianto di golf fra i più belli in Toscana, le Pavoniere, oppure un impianto d’atletica realizzato da poco. E si pensi anche alla futura piscina che realizzeremo a Iolo e all’area del Chersoni, o magari, perché no, al Lungobisenzio, che essendo accanto alla stazione, per logistica, sarebbe strategico. Non dimentichiamo inoltre che già il ciclismo è molto radicato e la tappa del Giro d’Italia è passata da Prato e dalla val di Bisenzio proprio partendo da Bologna». Certo, il sogno sta in piedi, ma deve trovare maggiore concretezza da qui al 2032, anche e soprattutto se si parla di infrastrutture.

«Potrebbe essere una grande occasione, non solo per rinfrescare gli impianti sportivi, ma anche per discutere della mobilità che riguarda la piana e dei collegamenti con Bologna. Penso ad un aumento dei treni che ci collegano col capoluogo emiliano e con quello fiorentino, ma anche alla possibilità di far arrivare la tramvia da Peretola fino alla Questura di Prato», insiste Biffoni. «Senza dimenticare che, nel 2032, sicuramente il raddoppio della Declassata al Soccorso e la ciclovia Prato-Firenze saranno concluse, così come spero lo sia anche la terza corsia della A11. Inutile infine sottolineare la ricaduta turistica che un evento del genere avrebbe per il territorio: abbiamo location perfette per ospitare atleti, delegazioni e turisti e per far conoscere loro le nostre eccellenze». Insomma Prato c’è, in attesa di capire come porteranno avanti la partita Firenze e Bologna: «E’ una sfida e una scommessa. Le contendenti sono agguerrite. C’è da capire come passare dal sogno alla concretezza – conclude Biffoni -. Ma se Bologna e Firenze lavoreranno assieme, di sicuro Prato sarà al loro fianco».

Leonardo Montaleni