Prato, 19 settembre 2019 - I numeri dell'Osservatorio Caritas lo indicano chiaramente: la situazione della povertà a Prato sta tornando ai livelli del 2012, quando si era a ridosso della grande crisi economica.
Crescono le necessità e cambia il profilo di chi chiede aiuto, spesso uomini di mezza età, laureati e con una carriera lavorativa di rilevo alle spalle. Persone affermate che adesso non sono capaci di procurarsi un pasto.
Secondo il report annuale della Caritas basato sul sistema Mirod – la rete degli osservatori diocesani – composto da ventidue punti di ascolto sparsi sul territorio, nel 2018 sono state 3187 le persone che si sono rivolte a uno dei centro di ascolto (il 31,6% è rappresentato da italiani). In totale, se si contano anche i componenti delle famiglie, sono 8000 le persone aiutate dalla Caritas. Rispetto al 2017 c'è una crescita dell'11% di accessi alla rete di aiuto.
Riguardo alla disoccupazione, nel 2018 rispetto al 2017 gli italiani senza lavoro che si sono affacciati alla rete di accoglienza, sono aumentati del 6,4% e del 9,9% gli stranieri mentre sono cresciute del 9,2% le persone che, pur avendo un lavoro, si sono rivolte ad un centro di ascolto.
I primi sei mesi del 2019 fotografano una situazione, se possibile, ancora più difficile.