"Non perdiamo il controllo sull’area ex Banci, confronto con Firenze"

"Non perdiamo il controllo sull’area ex Banci, confronto con Firenze"

"Non perdiamo il controllo sull’area ex Banci, confronto con Firenze"

"Aprire subito un confronto con il Comune di Firenze sul futuro dell’area ex Banci". I coordinatori di Italia Viva Giancarlo Cecchi e Veronica Versace Scopelliti aprono una finestra importante sul futuro della neonata multiutility dei servizi toscana e su una delle aree cittadine che da anni aspetta un progetto di recupero concreto. "La nascita della multiutility impone di mettere da subito all’ordine del giorno la questione dell’area ex Banci che è stata oggetto negli ultimi 20 anni solo di ipotesi improvvisate ma mai sviluppate, così come successo per il progetto commissionato ad uno dei più grandi architetti italiani, Massimiliano Fuksas, per poi essere subito cestinato – scrivono in una nota Cecchi e Scopelliti – Con la nascita della multiutility Alia ha incorporato Consiag (storica proprietaria dell’area) e il Comune di Prato non potrà più fare la parte del leone riguardo le sorti dell’area detenendo solo il 18% del capitale di Alia, che è diventata l’unica proprietaria. Ben venga allora da subito un serio confronto con il Comune di Firenze, che in Alia oggi detiene il 37%, riguardo la condivisione di un sostenibile e coraggioso progetto di sviluppo dell’area che ancora rappresenta la più preziosa carta che il nostro territorio può spendere". Secondo Scopelliti e Cecchi "non si può aspettare che il ventilato aumento di capitale e l’ingresso in Borsa determini una ulteriore riduzione della partecipazione al capitale di Alia tale da perderne il controllo".

Non solo ex Banci, i responsabili di Italia Viva chiedono risposte anche sull’efficientamento dei servizi: "La nuova multiutility è tema di grande interesse per i nostri concittadini, soprattutto se aiuta a dire parole chiare sul risparmio in bolletta e sugli impianti, in particolare quelli indispensabili sul tema rifiuti. Come può la multiutility intervenire ed abbassare le tariffe? Cosa cambierà per i costi delle famiglie? Queste le domande che attendono risposta".