"Non fu omicidio stradale", assolta

L’incidente sulla via Statale costò la vita a un ciclista di 53 anni. Ma la dinamica non è mai stata chiarita

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E’ stata assolta dall’accusa di omicidio stradale in seguito all’incidente mortale costato la vita a un uomo di 53 anni. La conducente dell’auto, una montemurlese di 35 anni, è comparsa ieri di fronte al giudice per l’udienza preliminare, assistita dall’avvocato Stefano Belli, in quanto doveva rispondere della morte di Achik Lhoussaine, marocchino, che il giorno dell’incidente viaggiava a bordo della sua bicicletta.

Il giudice ha accolto la richiesta del difensore assolvendo la donna con il rito abbreviato. Il pm aveva chiesto una condanna a un anno e dieci mesi. Secondo il legale, la dinamica dell’incidente non era stata chiarita fino in fondo e non sarebbe stato possibile addossare la responsabilità dello scontro fra l’auto e la bici alla conducente. Una tesi che il giudice sembra aver accolto ma per conoscere le motivazioni si dovrà attendere novanta giorni.

L’incidente avvenne nell’ottobre del 2019, sulla via Statale fiorentina, di fronte all’ingresso del parco della Piana.

Lhoussaine era in sella alla bicicletta e stava trasportando un grosso borsone. L’uomo, che era regolare, stava tornando verso casa, a Carmignano, dove abitava con la famiglia, quando si scontrò con l’auto. Macchina e bici procedevano sulla stessa direzione, verso Pistoia, quindi, per gli investigatori, si trattò di un tamponamento.

L’impatto fu violento: Lhoussaine fu sbalzato dalla bici e finì sul cofano dell’auto. La bicicletta venne sbalzata a diversi metri di distanza. La donna prestò subito soccorso. Intervenne anche l’elisoccorso ma i tentativi di rianimazione furono inutili: l’uomo morì sul colpo. La polizia municipale fece i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Vennero disposti anche accertamenti sul telefono della donna per capire se stesse guardando il cellulare o mandando un messaggio mentre era alla guida ma ogni verifica dette esito negativo. Secondo la tesi dell’avvocato Belli, la dinamica non è mai stata chiarita. Inoltre, l’uomo trasportava un carico eccessivo (il borsone) che sporgeva dalla bici e che avrebbe potuto fargli perdere l’equilibrio e rendere la bici poco governabile. Una tesi condivisa dal giudice. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Ilaria Panerai, hanno già ottenuto il risarcimento dall’assicurazione.

Laura Natoli