Nessuna nuova linea, coincidenze più difficili "Ci serve tempo, ma intanto ecco i nuovi bus"

Il presidente di AT Bechelli: "Occorre un anno e mezzo per implementare i servizi". Ieri sono stati presentati i cinque mezzi, tutti bianchi

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Dopo sei anni di battaglie legali e un quasi totale immobilismo sul fronte delle nuove linee urbane che sfiora il decennio (l’ultima nuova tratta risale al 2013, cioè la Lam Arancio per collegarsi con l’ospedale Santo Stefano), in molti si aspettavano una pioggia di investimenti derivante dalla nuova gara regionale del trasporto pubblico locale. Anche perché la politica toscana aveva sempre indicato nell’impasse della gara la colpa della mancanza di miglioramenti sul servizio degli autobus. E invece, al momento, le aspettative dei pratesi non si sono tramutate in soluzioni concrete. Anzi, probabilmente è stato fatto un passo indietro. Il nuovo gestore, Autolinee Toscane (cioè i francesi di Ratp) è subentrato a Cap il 1° novembre, e per prima cosa ha eliminato la vecchia tecnologia della cooperativa pratese, cioè quel sistema Teseo e le paline intelligenti che consentivano di sapere in tempo reale l’arrivo degli autobus. Addio pure al sistema gps sui mezzi, rendendo più complicato il funzionamento delle coincidenze, come avvenuto più volte fra Carmignano e Poggio a Caiano, sollevando le ire del sindaco Prestanti. Attenzione, il passo indietro è momentaneo, perché Autolinee Toscane ha deciso di creare un unico sistema digitale per tutta la Toscana, avviando anche una collaborazione con Moovit per informazioni in tempo reale alla clientela. La prospettiva è quindi quella di un progresso. Peccato però che la sperimentazione sia partita da Firenze e che arriverà a Prato "entro due anni". Una considerazione del territorio pratese che stona, se si pensa che la nostra provincia è stata quella che ha esportato per decenni i sistemi di mobilità nel resto della Toscana (su tutte la Lam), Firenze compresa.

Lo stesso discorso vale anche per le nuove linee urbane o extraurbane. A quasi sei mesi dal subentro di At non si parla di nuovi collegamenti in bus per la città o per la provincia. Il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli individua in "un anno e mezzo" il tempo necessario per "assistere all’implementazione dei servizi", ribadendo che serve anche "il tempo per dialogare con i Comuni". Cosa che sembra paradossale, ma che corrisponde a verità: l’azienda per il momento non ha ancora incontrato tutti i sindaci della nostra provincia. Eppure Autolinee Toscane sta rispettando completamente il capitolato di gara, che prevedeva sei mesi conoscitivi per il subentro totale e 24 mesi di tempo per iniziare ad apportare miglioramenti al servizio.

Insomma, per la Regione, dopo avere bloccato per sei anni il trasporto pubblico, va bene fare attendere per altri 24 mesi i cittadini, lasciando un servizio quasi del tutto immobile al 2013. Da Autolinee Toscane comunque rivendicano il lavoro finora svolto, sottolineando come il subentro non sia stato affatto semplice, a maggior ragione in periodo di pandemia. "Intanto non c’è stata grande collaborazione nel passaggio di consegne con Cap – prosegue il presidente –. E questo ha reso tutto molto più complicato. Noi però abbiamo sempre garantito il servizio. Senza dimenticare che ci siamo ritrovati con una pianta organica insufficiente (a Prato mancano 12 autisti, ndr), limitata dai contagi covid, con un parco mezzi vetusto e con difficoltà di manutenzione per la mancanza di disponibilità dei pezzi di ricambio". Proprio nella direzione di ringiovanire il parco mezzi, Autolinee Toscane ha presentato ieri cinque nuovi veicoli che da questa mattina sono in servizio sulla tratta della Lam Rossa. La livrea è tutta bianca e andrà progressivamente a sostituire quella colorata che ancora oggi caratterizza le Lam, la maggior parte delle quali sono ancora marchiate Cap. "Il rinnovo dei mezzi è essenziale anche per la zona pratese – concludono da Autolinee Toscane -, dove l’età media dei mezzi è di 13 anni, e circa la metà della flotta che fa servizio urbano ed extraurbano supera i 16 anni di età, con punte per alcuni mezzi che toccano i 24 anni di servizio".

Stefano De Biase