Centro e commercio, "Parcheggio gratis la prima ora"

Le proposte dei commercianti per fermare le chiusure dei negozi

Sergio Scarpelli

Sergio Scarpelli

Prato, 14 luglio 2019 - Parcheggi gratuiti almeno per la prima ora e più momenti di aggregazione. I commercianti del centro storico non si aspettavano che Berretti lasciasse il fondo in corso Mazzoni: è un pezzo di storia che se ne va. Una vetrina che non sarà più illuminata e che difficilmente potrà essere rivitalizzata da un altro negozio storico.

"Noi siamo stati i pionieri del trasferimento nel centro storico - racconta Luca Matteini, dell’omonimo negozio di abbigliamento uomo in via Garibaldi - nel 1999 eravamo in via Guasti e dal 2008 siamo in via Garibaldi. A Lucca, per fare un esempio, il centro storico è vivace perché gode di turismo ma anche di negozi e funzioni pubbliche. Qui, svuotandosi degli uffici come ad esempio il tribunale, quelli dei professionisti, delle banche si è impoverito di presenze. Eppure non abbiamo nulla da invidiare ad altre città: le piazze e le vie di Prato sono piacevoli".

John Ashfield non lascia, invece, corso Mazzoni come il manifesto in vetrina lascerebbe intendere: a trasferirsi è la sede di produzione di Meldola e per questa ragione c’è la vendita promozionale al 50%. "Noi siamo da 16 anni a Prato - dice Catia Pecchioli - e da due anni in corso Mazzoni. Il manifesto ha suscitato curiosità e tutti ci chiedono dove andiamo. Restiamo qui. Però la pubblicità ha funzionato e la gente approfitta. E’ faticoso oggi portare i clienti in centro: eppure i negozi offrono un servizio diverso dal centro commerciale ma è difficile farlo capire. Un incentivo potrebbe essere il parcheggio gratuito almeno la prima ora".

"E’ triste pensare che un negozio come Berretti non sarà più in centro - commenta Sabrina Giraldi del biscottificio Mattei - noi siamo qui da 160 anni e pensiamo di restare. Ci vuole un po’ di fortuna ma bisogna essere coraggiosi".

Il centro storico, considerando anche via Guasti, via del Serraglio, via Magnolfi ha troppe vetrine vuote e solo alcuni fondi di grandi dimensioni sono stati occupati da catene di abbigliamento giovane oppure da locali per la ristorazione. I commercianti più esperti notano la difficoltà a consolidarsi per i nuovi arrivati: "I vecchi spariscono ma i nuovi non si consolidano - dice Sergio Scarpelli, del negozio di calzature di via Guasti - e se un’attività come Berretti lascia, dobbiamo chiederci tutti: abbiamo fatto il possibile? Il centro di Prato è il biglietto da visita della città ma è carente di parcheggi, l’accessibilità è limitata e poi c’è la questione decoro. Qui non mancherebbe nulla ma ancora non ci siamo...".

I negozianti chiedono di andare oltre le aperture serali estive che sono giudicate, comunque, positive: servono insomma nuovi stimoli per clienti e commercianti.

M. Serena Quercioli