A spasso con i figli e senza protezioni, sei genitori multati. E si arrabbiano pure

Hanno ammesso di aver trasgredito, ma se la sono presa con chi ha segnalato l'assembramento

Polizia municipale (foto Attalmi di repertorio)

Polizia municipale (foto Attalmi di repertorio)

Prato, 3 aprile 2020 - Alcuni genitori sono usciti a passeggio con i figli, in gruppo, violando le disposizioni di legge per il contenimento della diffusione del Coronavirus. E' avvenuto nel pomeriggio di giovedì, in zona Chiesanuova, dove gli agenti di Polizia Municipale hanno elevato sei sanzioni ad altrettanti genitori.

I cittadini erano fuori dalle proprie abitazioni con un gruppo di bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni. I genitori si intrattenevano senza alcuni dispositivo di sicurezza e soprattutto senza osservare la distanza interpersonale di un metro. Con loro vi erano i bambini che giocavano, neppure loro dotati di alcuna protezione, e senza osservare le disposizioni sulla distanza ritenuta utile ad evitare il contagio.

Raggiunti dalla pattuglia della Polizia Municipale, che ha contestato la violazione del Decreto Legge 19/20 ovvero il divieto di assembramento, i genitori hanno ammesso di avere trasgredito ma, prendendosela con gli eventuali o presunti segnalatori, hanno preannunciato incontri in giardino con barbecue e pattini e bici con i bambini.

"Evidentemente qualcosa del messaggio STARE A CASA non è chiaro. Non si dovrebbe arrivare a dover sanzionare, ma soprattutto dispiace che alcuni cittadini non capiscano l'importanza di questi provvedimenti - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Nessuno è immune dalla diffusione del contagio, neppure i più giovani, e pur comprendendo il desiderio di uscire i genitori devono essere responsabili nell'interesse della salute di tutti, compresi i loro figli. Trasgredire è più che una violazione di legge, è una mancanza di rispetto per chi sta in casa, per chi lotta ogni giorno contro il Covid-19, per tutta la nostra comunità".

Si ricorda che le sanzioni per l'inosservanza dei Decreti Ministeriali nel caso in questione vanno da 400 a 3mila euro.