Molestata in diretta tv Cosa rischia il tifoso viola

La vittima è la pratese Beccaglia. Il 46enne a ottobre sarà davanti al giudice. L’accusa della Procura: "Costrinse la giornalista a subire un atto sessuale"

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Approda davanti al giudice per le indagini preliminari, il caso della molestia in diretta tv ai danni della giornalista Greta Beccaglia, avvicinata mentre era impegnata in un collegamento all’esterno dello stadio di Empoli al termine del derby dello scorso campionato fra gli azzurri e la Fiorentina. Il sostituto procuratore Carmine Pirozzoli, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio del tifoso viola, originario della provincia di Ancona, il ristoratore 46enne Andrea Serrani. Il gup, Angelo Antonio Pezzuti, ha convocato al palazzo di giustizia l’imputato e la persona offesa il 24 ottobre prossimo. Anche l’Ordine dei giornalisti della Toscana e il sindacato Ast, scesi in campo a fianco della giornalista, hanno facoltà di costituirsi parte civile nel procedimento.

I fatti. Cosa successe quel 27 novembre del 2021 è stranoto, per l’enorme risonanza mediatica che ebbe l’episodio. Beccaglia, inviata a Empoli dall’emittente Toscana Tv, era infatti in collegamento con il proprio studio e aveva il compito di cogliere le opinioni dei tifosi della Fiorentina che stavano uscendo dal settore ospiti dopo una sconfitta. Ma durante la diretta, un tifoso le si avvicinò mentre stava parlando con lo studio, e, senza che lei si rendesse conto del suo arrivo, e allungò la mano sinistra. Il supporter si allontanò, mentre la giornalista, sotto choc, ebbe comunque la prontezza di rispondergli: "No, non puoi fare questo". Poche ore dopo, la donna presentò denuncia, e per la digos non fu difficile incrociare le immagini andate in onda con i frame dei tornelli d’ingresso da cui il tifoso era entrato nel ‘curvino’. Piumino K-way verde e berretto viola, nel giro di qualche ora il tifoso aveva un nome e un cognome. Sulle sue tracce, anche la trasmissione televisiva delle Iene. Il 46enne divenne bersaglio anche dei social, tanto che il suo legale, l’avvocato Roberto Sabatini di Ancona, ne prese la difesa anche fuori dall’aula: "Non è uno stupratore, ha fatto un errore ma non così grave da dovergli rovinare la vita. Basta con il linciaggio mediatico", disse il legale ricordando che il tifoso viola aveva anche fatto pervenire le sue scuse a Beccaglia prim’ancora che la situazione ‘esplodesse’. Scuse che tuttavia non sono baste ad evitargli grane giudiziarie.

Oggi Serrani è accusato di violenza sessuale perché "con violenza", si legge nell’imputazione, "costringeva Greta a subire un atto sessuale". Il 46enne, che deve rispondere delle accuse previste dall’articolo 609 bis del codice penale, comma 1 e 3 ("Chiunque, con violenza o minaccia costringe taluno a compiere o subire atti sessuali") le si avvicinò alle spalle e avrebbe approfittato della circostanza che Beccaglia "era ferma e impegnata in diretta televisiva". Al lordo di riti alternativi, il codice prevede pene da sei a dodici anni, ma anche una riduzione per "casi di minore gravità".

Stefano Brogioni