La scomparsa a soli 53 anni di Sinisa Mihajlovic, ex allenatore del Bologna, dopo una battaglia durata tre anni contro la leucemia, ha suscitato grande dispiacere anche in tutti gli sportivi pratesi.
Il tecnico, ed ex difensore col vizio del gol di Lazio e Inter, ancora oggi memorabili i suoi calci di punizione, si era fatto conoscere anche in città ai tempi della stagione 2010-2011 quando allenava la Fiorentina. L’aneddoto più particolare che però lo lega al territorio pratese è quello della trattativa per riportare al Milan l’allora bomber della nazionale Mario Balotelli, con la regia del compianto procuratore Mino Raiola. Il centravanti bresciano nell’estate 2015 stava cercando in tutti i modi di tornare in Italia dopo l’esperienza al Liverpool, sicuramente meno fortunata di quella vissuta col Manchester City dove vinse il campionato all’ultimo secondo dell’ultima giornata, fornendo l’assist decisivo a Sergio Agüero. Le trattative si sbloccarono il 23 agosto proprio a Prato, dove Balotelli incontrò mister Mihajlovic e il suo vice Nenad Sakic.
L’incontro si tenne al Tiffany di via Valentini, prima della sfida del Milan al Franchi a Firenze.
Il vertice di mercato, insolito per la nostra città sicuramente non abituata a simili trattative, salì alle cronache nazionali grazie a un pratese, Gianmarco Borsi che si immortalò in fotografia con Balotelli proprio davanti al Tiffany, consentendo ai cronisti di calciomercato di risalire alla trattativa, e alla ferma volontà di mister Mihajlovic di riportare in Italia l’ex bomber della nazionale. La città si trovò così al centro dell’attenzione senza volerlo. E come tutti oggi piange la scomparsa del grande campione.
Dopo quella incursione, l’accordo venne trovato qualche giorno dopo, ma che in realtà non portò a risultati proficui, visto che Balotelli realizzò un solo gol in campionato in quella stagione, corredato da un assist e sei ammonizioni.
Sdb