Medico no vax, caccia ai ‘clienti’ Al setaccio chat, mail e messaggi

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Sarà questione di giorni o poco più ma i nomi dei "clienti" del medico no vax, coinvolti nella truffa delle vaccinazioni simulate, potrebbero venire presto a galla. Gli inquirenti stanno ora setacciando i contenuti del computer e del cellulare che sono stati sequestrati al dottor Federico Calvani, il 66enne medico di medicina generale, arrestato (ai domiciliari) dai carabinieri il 31 dicembre nel suo ambulatorio di Maresca, con l’accusa di aver gestito un vasto giro di finte vaccinazioni per il rilascio dei green pass. La verità sui pazienti "adottati" da altre province, da Firenze, da Prato, da Lucca e da Pisa, potrebbe essere scoperta nelle conversazioni registrate nei mesi passati. Ad oggi sono solo 18 le persone indagate per concorso in falso ideologico informatico, insieme al dottore. Ma le sedute vaccinali al vaglio degli inquirenti sono centinaia: 700 quelle eseguite dal dottore, di cui almeno 200 sospette, perché effettuate su persone non mutuate del medico. Così, ora si cercano tracce degli appuntamenti che il medico avrebbe fissato con questi "clienti" fuori zona, nell’ambulatorio di Maresca. Sms soprattutto, che possano far risalire all’identità dei pazienti "no vax" a cui il dottore avrebbe elargito i green pass ottenuti col meccanismo delle vaccinazioni simulate. Come lui stesso spiega nelle conversazioni intercettate, "non lo faceva mica per soldi". Nessun passaggio di denaro, ma la soddisfazione di non aver tradito le sue convinzioni sulla inefficacia del vaccino. Venerdì il dottore si presenterà davanti al gip Luca Gaspari e ai pm Linda Gambassi e Luisa Serranti. L’intenzione, come conferma il suo legale, l’avvocato Stefano Panconesi, è di collaborare.