La morte di Luana: Prato si ferma, operai da tutta la Toscana in piazza

Un migliaio di persone in piazza delle Carceri

Un momento della manifestazione (Attalmi)

Un momento della manifestazione (Attalmi)

Firenze, 7 maggio 2021 - Un manifesto di 5 metri campeggia in piazza delle Carceri a Prato: "E' intollerabile". Più sicurezza sul lavoro per porre un freno alle 'morti bianche'. Questo il messaggio lanciato dai sindacati dei lavoratori riuniti questa mattina in piazza delle Carceri a Prato in seguito alle tragedia di Luana D'Orazio, giovane lavoratrice rimasta incastrata in un macchinario tessile in un'azienda a Montemurlo.

 

Circa un migliaio di persone con bandiere e cartelloni si è riversato in piazza questa mattina per esprimere solidarietà alla famiglia D'Orazio e invocare maggiore sicurezza sul lavoro. I sindacati sottolineano la difficoltà di vigilare sul distretto tessile con 48 tecnici della prevenzione a controllare circa 30.000 aziende operanti sul territorio.

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In piazza per mandare un segnale di sostegno anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni e il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai.

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Atteso a Prato anche il ministro del lavoro Andrea Orlando che ha convocato un vertice in prefettura sulla sicurezza sul lavoro e a cui Calamai, intende chiedere "un impegno deciso del governo" su questi temi. Parteciperanno all'incontro anche il sindaco di Prato e gli l'assessori regionali alla salute e al lavoro, Bezzini e Nardini.

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Le parole del sindaco Biffoni

"La piazza di oggi è un bel segnale, ora lo Stato deve raccoglierlo. La morte di Luana ha scosso la coscienza del Paese: basta morti bianche, non si può più recriminare su incidenti del genere, io spero che questa attenzione generi una reazione importante delle istituzioni. Non è più decoroso andare avanti così". Così il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, in piazza delle Carceri accanto a sindacati e operai nel corso della manifestazione che ha raccolto centinaia di persone per chiedere più sicurezza sul lavoro. Nel distretto pratese operano quasi 30.000 imprese, la maggioranza di piccole e medie dimensioni, e gli ispettori del lavoro a vigilare sul rispetto delle norme sono 48.

"Secondo me anche meno - commenta Biffoni - come Comune, con il supporto della Regione, ci siamo attivati e abbiamo fatto circa 15.000 controlli ma non è affatto sufficiente, ci serve il supporto del Governo. Lo Stato deve essere presente, il nostro è il distretto tessile piu' grande d'Europa con tante microimprese come quella di Luana, a conduzione familiare, se non si prende in considerazione questa peculiarita' e si predispongono mezzi adeguati non si riuscira' mai a porre un argine a questo problema". Alle 15 il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sarà a Prato per un vertice in prefettura con il sindaco e i rappresentanti regionali.

"Sono sindaco dal 2014 - sottolinea Biffoni - si sono alternati vari governi di diverso colore politico ma è tanto che lo facciamo presente che il nostro distretto ha delle esigenze tutte sue. Speriamo che questa volta sia la volta buona, perché o c'è un cambio e un rinforzo vero a livello di controlli, oppure rischiamo di rendere vano questo grande dolore".