Maltrattamenti e botte alla moglie. Vigilanti rinviato a giudizio

Il processo partirà a febbraio: l’anziano è stato allontanatoda casa nel dicembre scorso dopo l’ennesima denuncia

Giampiero Vigilanti

Giampiero Vigilanti

Prato, 23 ottobre 2019 - Dovrà affrontare il processo con la pesante accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie Elena. Dopo essere stato allontanato dalla casa al Cantiere dove viveva da una vita, Giampiero Vigilanti, quasi 89 anni, è stato rinviato a giudizio e il processo comincerà a febbraio. Vigilanti, noto alle cronache per essere stato indagato nell’ambito dell’ultima inchiesta sui delitti del mostro di Firenze (per la quale la procura fiorentina ha chiesto di recente l’archiviazione), dovrà ora affrontare questa nuova grana.

A Prato, il fascicolo a suo carico è stato aperto nel 2015 dopo la denuncia della moglie. L’allontanamento da casa è stato disposto dal gip nel dicembre del 2018 dopo le ennesime angherie nei confronti della donna. Negli anni, Vigilanti avrebbe maltrattato la moglie più volte alzando le mani su di lei e offendendola con parolacce e insulti. Circostanze confermate dal figlio.

Negli anni Vigilanti, ex legionario, ha collezionato diversi avvisi di garanzia fra cui un’accusa di estorsione nei confronti di un edicolante della Pietà. A inizio anni ‘90, invece, i carabinieri si presentarono a casa sua trovando 176 proiettili Winchester serie H, gli stessi utilizzati negli otto duplici omicidi delle coppiette. Vigilanti si difese sostenendo di averli presi al poligono perché amante delle armi. Peccato che quei proiettili non fossero più in produzione dal 1981. © RIPRODUZIONE RISERVATA