Luci spente e tante saracinesche abbassate La scelta dei negozianti: "Meglio stare chiusi"

Il weekend di Capodanno rassomiglierà a un semi-lockdown. "Mercato fermo anche a causa delle tantissime persone in quarantena"

PRATO

Sarà un weekend di Capodanno di semi-lockdown quello che attende la città, all’insegna di molti negozi chiusi sia in centro storico che in periferia. Le restrizioni del periodo e le migliaia di pratesi prigionieri del Covid faranno propendere molti esercenti per due giorni di chiusura fra domani e domenica. D’altronde la corsa agli acquisti non c’è, e poi alle porte ci sono i saldi che in Toscana inizieranno il 5 gennaio. Quindi tantissimi pratesi aspetteranno un’altra settimana prima di dedicarsi allo shopping.

"Noi staremo chiusi sia per Capodanno che per il 2 gennaio", spiega Alessandra Coppini dell’omonimo negozio di piazza Ciardi. "In questi giorni non ci sono grossi movimenti di clientela e poi ci sono i saldi alle porte. In città qualcuno è fuori Prato per le ferie, altri sono fermati dal Covid e poi soprattutto tutti aspettano i saldi. Quindi ci fermiamo questo weekend per ripartire alla grande per befana e per il fine settimana successivo". Dello stesso avviso anche Silvia Caniglia del negozio Anni Verdi Susi di via Bologna. "Oggi resteremo aperti solo la mattina, poi chiuderemo domani e domenica", spiega. "In questo momento il mercato è fermo, anche a causa delle quarantene, quindi non avrebbe senso restare aperti. A maggior ragione se si pensa che i saldi partiranno fra pochi giorni. Tra l’altro noi eravamo assolutamente favorevoli a fare slittare l’inizio dei saldi, che quest’anno sono arrivati troppo presto". Accanto a chi decide di chiudere il negozio per il weekend di Capodanno, c’è pure chi è invece costretto a restare con la serranda abbassata. "Per colpa del Covid ci sono alcuni ristoranti che non possono aprire a causa delle quarantene", spiega il direttore di Confesercenti Ascanio Marradi. "Sul commercio invece le aspettative sono tutte rivolte sui saldi. Diciamo che i negozi a gestione familiare possono anche decidere di chiudere, mentre chi ha dipendenti proverà a restare aperto: anche se incassi poco però hai almeno modo di abbattere i costi fissi". Anche il direttore di Confcommercio, Tiziano Tempestini rilancia sulle aperture dei negozi nel weekend. "Se nelle attività di ristorazione c’è del personale malato, in quelle commerciali non c’è emergenza", sottolinea. "Quindi chi vuole e può resterà aperto anche nel weekend, mettendosi a disposizione della clientela che vuole uscire di casa e fare acquisti. D’altronde le attività devono andare avanti nonostante il Covid: è arrivato il momento di conviverci col virus". Fra i commercianti si fa anche un punto delle vendite durante il periodo natalizio. Se alcuni bar tracciano un bilancio in chiaroscuro, anche a causa di quarantene e smart working che hanno svuotato di giorno il centro città, negli altri settori qualcuno che sorride comunque si trova.

Come ad esempio Cristiana Coveri del negozio di articoli per la casa e oggettistica ‘Hello Darling’. "Il Natale è andato super bene, quindi è anche giusto riposarsi per qualche giorno", spiega la titolare dell’esercizio commerciale di via Guasti. "Starò aperta oggi e chiuderò per Capodanno e per domenica. Ora ci attendono i saldi e sono fiduciosa: nonostante la pandemia la voglia di fare o farsi un regalo c’è sempre. E questo è stato confermato anche durante tutto il periodo natalizio, nonostante restrizioni e pandemia".

Stefano De Biase