Morte Luana, venerdì 7 sciopero a Prato: tutte le aziende ferme

Anche l'azienda tessile dove lavorava Luana parteciperà allo sciopero

Luana D’Orazio lavorava come operaia nell’Orditura Luana di Oste, Montemurlo (Prato)

Luana D’Orazio lavorava come operaia nell’Orditura Luana di Oste, Montemurlo (Prato)

Prato, 6 maggio 2021 - Prato si ferma e chiede più sicurezza sul lavoro dopo la tragedia di Luana D'Orazio, la giovane madre stritolata da un macchinario tessile in un'azienda di Montemurlo. "Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è  intollerabile". Con queste parole i sindacati Cgil-Cisl-Uil hanno proclamato per domani - venerdì 7 maggio - quattro ore di sciopero e un presidio in piazza delle Carceri dalle 10 a 12 per esprimere solidarietà e chiedere azioni concrete per porre fine alle 'morti bianche'.

Anche l'azienda tessile dove lavorava Luana parteciperà' allo sciopero. L'attivita' oggi ha riaperto le porte ai lavoratori ma domani si fermerà in corrispondenza delle quattro ore di astensione indette dai sindacati. Prima di Luana, che lascia orfano una bambino di 5 anni, in provincia di Prato era già accaduto un incidente mortale qualche mese fa: a farne le spese era stato un operaio di 22 anni, Sabri Jaballah, rimasto schiacciato da un macchinario in un'azienda tessile di Montale.

"Vogliamo dare un segnale forte a tutto il mondo economico e politico - spiega Giovanni Santi di Filctem-Cgil Prato - non  più tollerabile che la mattina si saluti il proprio figlio e poi si muoia sul lavoro. Il salto di qualità della sicurezza si fa lavorando su tanti fronti, il principale è un cambio di mentalità e l'importanza della formazione, spesso lasciata in secondo piano". Della stessa opinione Mirko Zacchei di Femca-Cisl: "Prato negli ultimi anni ha fatto grandi progressi ma il problema è che partivamo così indietro che comunque non è ancora sufficiente. Il distretto continua la rincorsa a livello di cultura del lavoro: in altre parti d'Italia se qualcuno avesse tolto la griglia di sicurezza dell'orditoio sarebbe stato guardato male". Domani in piazza delle Carceri anche il Comune di Prato sara' al fianco dei sindacati durante la manifestazione.

"In questi anni Prato ha fatto da sola - spiega il sindaco, Matteo Biffoni - con l'aiuto della Regione Toscana e delle istituzioni sul territorio, con numeri mai all'altezza delle necessità del distretto Se si vuole che le parole cordoglio non siano solo una reazione emotiva all'enorme tragedia di queste ore, chi ha la competenza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro provveda con mezzi, strumenti e risorse a far si' che le leggi vengano rispettate".