Morte di Luana, il dolore del fidanzato: "E' il nostro anniversario, mi manchi"

Alberto Orlandi, il fidanzato della giovane mamma operaia morta in fabbrica, scrive sui social un emozionante ricordo-omaggio

Luana D’Orazio, morta sul lavoro a Oste, con il fidanzato Andrea Orlandi

Luana D’Orazio, morta sul lavoro a Oste, con il fidanzato Andrea Orlandi

Prato, 30 settembre 2021 - "Doveva essere la nostra giornata di festa, invece è una giornata molto triste. Consapevole del fatto che non potrò più averti qui vicino a me, sono fiero di poter scrivere queste poche righe per continuare a far capire alle persone che donna sei. Non si può accettare che nel 2021 si possa morire sul posto di lavoro. È veramente l’ora di dire basta". Per fortuna non ci sono solo tristezza e rabbia nel cuore di Alberto Orlandi, il fidanzato di Luana D’Orazio, la giovane operaia di 22 anni, madre di un bambino di 5, che ha perso tragicamente la vita in una ditta di Montemurlo il 3 maggio scorso.

Ieri sarebbe stato il loro secondo anniversario di fidanzamento e Alberto ha deciso di affidare alla sua pagina Facebook un lungo e intenso post per ricordare il suo amore perduto e per non far calare i riflettori sulla triste vicenda. E sull’ennesima morte sul lavoro davvero difficile da accettare un post dolcissimo, che ripercorre anche gli inizi della loro splendida storia d’amore, risalenti appunto al settembre del 2019: "Eravamo insieme a ballare, era già un mese che ci frequentavamo. Ti presi per mano, ti portai in disparte e ti domandai: ‘Lù, ma io e te cosa siamo?’ Tu sorpresa mi rispondesti facendo spalluccia, a quel punto io ti domandai: ‘si o no?’ e senza pensarci due volte mi rispondesti subito di sì – ricorda il giovane –. Da lì è partito veramente tutto, è iniziata la nostra complicità, la nostra voglia di stare insieme, la nostra voglia di vivere ogni giorno uno accanto all’altra, la voglia di arrivare al giorno dopo per potersi rivedere".

Un amore, il loro, che anche prima del tragico epilogo ha dovuto affrontare e superare grandi prove, ma che ne era uscito ancora più forte: "Durante il lockdown quasi si impazziva. La voglia di stare insieme aumentava sempre di più. Siamo arrivati al nostro primo anniversario ed ero quasi incredulo, perché non mi era mai capitato, ma al tempo stesso sempre più felice – scrive ancora Alberto Orlandi sui social –. Arriviamo al nostro primo anniversario, quasi incredulo perché non mi era mai capitato, ma sempre più felice. Lo scorso novembre ci siamo presi questo maledetto Covid che ci ha tenuto divisi per un’altro mese, ma sempre con la voglia di arrivare in fondo al tunnel per potersi rivedere, riabbracciare, poter stare insieme".

Il 2021 inizia con i migliori propositi, quelli che fanno insieme tutte le coppie innamorate, fino a quel giorno tragico di inizio maggio: "Qualcuno ti ha portato via da me, da noi, dal tuo piccolino, da tuo fratello, dai tuoi splendidi genitori, dai tuoi amici. È stato come un uragano che ha distrutto tutto – conclude il giovane –. Abbiamo festeggiato il tuo compleanno, perché era giusto festeggiarlo, ma senza di te non era lo stesso. Passano le ferie, che senza di te non hanno avuto senso. Poi arriviamo ad oggi. Sarebbe, anzi è la nostra giornata, il nostro anniversario. Non si può accettare che nel 2021 si possa morire sul posto di lavoro. Mi manchi da impazzire amore mio e con questo omaggio voglio ricordare un po’ dei nostri bellissimi momenti passati insieme. Momenti che mai potrò dimenticare".

Sul fronte dell'inchiesta giudiziaria, intanto, si avvicina l’ora della verità: la Procura di Prato sta infatti per chiudere le indagini sull’incidente nella orditura di Oste.