Il medico: 'Gastroscopia urgente'. Ma l’appuntamento è tra 11 mesi

La rabbia della paziente: 'Costretta a rivolgermi al privato'. L’Asl: ci sono percorsi dedicati

L’attesa per una gastroscopia è di oltre 11 mesi: protesta una paziente costretta a rivolgersi a strutture private

L’attesa per una gastroscopia è di oltre 11 mesi: protesta una paziente costretta a rivolgersi a strutture private

Prato, 21 marzo 2018 - 'Lo voglio dire perché è bene che lo sappiano tutti come funziona la nostra sanità'. È arrabbiata Antonella Conti, a mandarla su tutte le furie la risposta ricevuta dal Cup alla sua richiesta di un esame: «Non mi sento bene e così il medico di famiglia mi ha richiesto una gastroscopia in sedazione da svolgere urgente. Ho chiamato il Cup, mi hanno detto che la ricetta presentata non andava bene e che la prima disponibilità sarebbe stata a febbraio 2019... Tra undici mesi. Ma è possibile?», spiega la donna che ieri si era già rivolta ad una struttira privata per avere eseguire l’esame.

«Ho spiegato all’addetta che ha risposto al telefono del Cup che il medico mi ha chiesto un esame urgente e che non avrei potuto aspettare quasi un anno, ma non c’è stato niente da fare. L’impiegata del Cup mi ha detto che febbraio 2019 sarebbe stata la prima disponibilità», prosegue la donna. «Almeno che non si tratti di un esame preventivo, chiunque abbia bisogno di fare delle indagini diagnostiche si presume che ne abbia necessità in tempi abbastanza veloci, non certo tra un anno. Anche senza urgenza oltre 11 mesi di tempo per una gastroscopia sono veramente un’infinità. Questa proprio non mi sembra sanità», insiste Conti. La donna suo malgrado è stata costretta a rivolgersi ad una clinica privata fuori provincia dove tra una settimana eseguirà l’esame richiesto dal medico. «Non è giusto aver necessità di fare un esame e ritrovarsi costretti a rivolgersi alle strutture private». Tant’è. L’Asl interpellata ha comunicato che farà delle verifiche sul caso specifico, ricordando però che per i medici di famiglia hanno l’opportunità di rivolgersi al servizio fast track che dà la possibilità di svolgere esami urgenti in 72 ore. Un percorso al quale può accedere il medico che deve prendere direttamente con l’Asl l’appuntamento per il paziente.

«Stiamo puntando molto su questi percorsi, anche la gastroscopia rientra nel sistema fast track. La Asl Toscana Centro è la prima a gestire le visite in questo modo applicando le direttive che l’assessore regionale Stefania Saccardi ha dato a tutte le Aziende Sanitarie nell’ambito delle nuove regole sulla specialistica ambulatoriale. Con questo sistema, in pratica, il paziente quando esce dall’ambulatorio del medico di famiglia, ha già l’appuntamento prenotato: giorno, orario della visita e ospedale dove verrà effettuata», ricordano dall’azienda sanitaria. Un percorso che permette di abbattere le liste di attesa, ma che probabilmente non è applicabile per ogni caso.