"L’iniziativa dava noia a qualcuno Pressing del Comune sulla comunità"

Il consigliere di opposizione. Cocci è convinto che ci. siano state pressioni . "Politiche fallimentari"

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"Si rincorrono voci, ben fondate, che un passo indietro sulla manifestazione sia stato fortemente chiesto dall’amministrazione comunale, la quale si sarebbe trovata in un grosso cortocircuito politico davanti ai cittadini orientali che confermavano le tesi portate avanti da anni dall’opposizione di centrodestra sull’insicurezza e sulla delinquenza che imperversa in città". E’ l’accusa mossa dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci (nella foto), che ipotizza un pressing del Comune sulla associazioni cinesi per convincere i promotori della manifestazione originariamente in programma domani ad annullare il presidio di piazza del Duomo. "E’ fallimentare la politica del centrosinistra italiano e locale – prosegue Cocci -, che ha consentito l’afflusso in entrata e in uscita di ingenti capitali dalla Cina che sono stati la chiave di volta dello sbarco massivo dell’imprenditoria orientale all’interno del nostro distretto industriale. Lo stesso approccio lassista della sinistra ha prodotto l’insicurezza che regna non solo al Macrolotto Zero, ma in tutta la città a partire dal centro storico dove gli episodi di violenza sono stati molteplici compreso quello all’ex assessore Rita Pieri".

Secondo Cocci le politiche della giunta Biffoni non hanno prodotto gli effetti annunciati. "È evidente che anche il progetto dei vigili di prossimità, finanziato dalla Regione Toscana, non sia stato sufficiente – sottolinea il consigliere comunale -. Nel 2019 si parlava perfino di una sede per gli agenti della municipale nella media library di via Filzi e comunque un pattugliamento costante nel Macrolotto Zero. Cosa mai avvenuta, anche perché della media library non c’è ancora traccia". Poi Cocci va all’attacco della lista civica Biffoni. "L’iniziativa del sindaco di fare eleggere nella sua lista civica dei di cittadini di origine cinese in consiglio comunale non ha portato i risultati attesi – commenta l’esponente del partito di Giorgia Meloni -, tanto in ambito della legalità economica quanto sul tema della sicurezza. Il raccordo con la comunità cinese palesemente non vi è stato". Da qui Cocci si rivolge direttamente alla comunità orientale. "Propongo alle associazioni cinesi, che ora hanno pagato il dazio del politicamente corretto al Partito Democratico, un patto per la legalità – conclude -. Inizino un dialogo trasparente nelle sedi istituzionali sul rispetto dei diritti sociali, sulle dinamiche economiche e sulla sicurezza sia nei luoghi di lavoro che nell’intera città".