
"L’ennesimo incidente viario, che ha bloccato per un intero pomeriggio la Val di Bisenzio; da tempo, come associazioni di categoria, chiediamo interventi risolutivi ed una viabilità alternativa, a favore di residenti, lavoratori e studenti, e per quanto ci riguarda soprattutto per le imprese che hanno necessità di infrastrutturazione viaria al passo con i tempi. In questo senso, è auspicabile la firma del protocollo tra tutti gli enti con la partecipazione delle associazioni per individuare risorse per gli studi e le progettazioni".
Sulla questione della viabilità lungo la 325 sono intervenuti anche Confindustria Toscana Nord, Cna e Confartigianato che più e più volte hanno chiesto progettazioni e studi di fatto mai portati a termine: "In particolare, non sono più rimandabili gli stadi di progettazione necessari per la valutazione della cantierabilità delle opere per realizzare una viabilità alternativa, che risulta dai fatti sempre più urgente - si legge nella nota inviata -; occorre dunque che i fondi necessari per redigere il documento di fattibilità vengano stanziati dalla Regione Toscana già nell’ambito della variazione di bilancio 2023". Fondi appunto necessari per progettare e realizzare opere. La 325 di competenza regionale è per la manutenzione ordinaria e straordinaria affidata alla Provincia. A settembre c’era già stato un incontro con le associazioni di categoria e la Regione, oggi dopo l’ennesimo incidente e l’ennesima paralisi il ritornello che si sente è sempre lo stesso. I maggiori controlli richiesti alla Prefettura e messi in campo hanno portato qualche beneficio (107 controlli, 80 sanzioni relative al codice della strada e 110 veicoli identificati), ma non bastano.
"Chiediamo - aggiungono le associazioni anche agli altri enti interessati Provincia di Prato e Comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Cantagallo e Montemurlo che si impegnino a collaborare con la Regione esprimendo i necessari o opportuni pareri, per accelerare il procedimento. Crediamo anche che sia importante calendarizzare le diverse scadenze, per avere l’approvazione del documento di fattibilità che, fra le varie alternative, individui la strada migliore insieme alla progettazione preliminare. Definire i tempi significa infatti assumersi una responsabilità verso un territorio che non può più attendere".