L’Asl: "Paziente gestita in modo corretto. Comfort da migliorare"

"L’attesa può prolungarsi ma non è vero che le condizioni sono disumane. E le cure ci sono state"

"La gestione clinica della paziente è stata corretta. Ad ulteriore tutela è stato attivato il percorso di ricovero presso Villa Fiorita". Sul caso di Claudia C., la pratese che ha raccontato sulla Nazione le sue disavventure al pronto soccorso – un giorno e una notte d’attesa con tanti disagi dovuti al sovraffollamento, le dimissioni, il ritorno in ospedale, il ricovero a Villa Fiorita – interviene anche l’Asl: "L’osservazione del paziente in pronto soccorso fa parte dell’iter diagnostico terapeutico necessario, anche se dal paziente può essere percepita semplicemente come attesa". La stessa Asl però ammette "che al momento non è sempre possibile gestire sul territorio situazioni di questo tipo, garantendo ai pazienti il necessario monitoraggio clinico e l’accesso a eventuali controlli strumentali o laboratoristici in tempi ragionevoli". Per questo a volte "è necessario ricorrere al pronto soccorso anche attraverso accessi ripetuti che per i pazienti rappresentano un comprensibile disagio". E’ vero anche che l’area destinata all’attesa del posto letto nel pronto soccorso "non è progettata per la degenza, ma nasce per esigenze di stazionamento durante la fase di inquadramento clinico che dovrebbe completarsi nell’arco di alcune ore, ma purtroppo la fase di attesa del posto letto può prolungarsi anche per più tempo ed in questo caso, comprensibilmente, la permanenza in barella può diventare disagevole in particolare durante la notte". Secondo l’Asl però non è giusto parlare di "condizioni inumane", visto che la paziente ha ricevuto tutte le cure necessarie.

La stessa Azienda sanitaria annuncia la volontà di intervenire con modifiche organizzative che garantiscano la gestione corretta non solo della cura. "Stiamo lavorando ad una revisione dell’organizzazione degli spazi per aumentare il comfort – annuncia l’Asl –. L’arrivo della nuova palazzina in questo senso potrà permettere un assetto definitivo ed adeguato con una disponibilità ulteriore di circa 100 posti letto". Infine per quanto riguarda i dati 2022 dei ricoveri ospedalieri di pazienti residenti nella provincia di Prato si conferma che il 74% sono effettuati a Prato, il 7% in altri ospedali della Asl Toscana Centro, il 10% a Careggi, il 5% presso il Meyer e il 4% in ospedali fuori dalla nostra Asl. "Quindi se esludiamo i ricoveri di natura pediatrica, oltre il 95% dei ricoveri sono soddisfatti nell’area vasta centro", conclude l’Asl.