"Apprendo con piacere che il ministro Calderoli abbia sentito la necessità di mettere tra le priorità dell’agenda politica il tema della revisione dell’assetto istituzionale delle Province. Quattro anni fa molti pratesi mi domandavano cosa rappresentasse la fascia che portavo alle iniziative istituzionali, ora tutti sanno cos’è la Provincia e ne comprendono l’importanza. Ciò è motivo d’orgoglio". Francesco Puggelli traccia un bilancio dei 4 anni da presidente della Provincia, in vista della scadenza del mandato, il 26 novembre, quando si andrà a voto per eleggere il successore, Calamai. Puggelli, partiamo dalla fine. Che ne pensa dei mal di pancia nel Pd per scegliere il suo successore? "Voglio vederne il lato positivo. L’interesse intorno alla Provincia si è risvegliato e questa è la riprova del lavoro svolto negli ultimi quattro anni. Come in tutte le comunità si apre un dibattito, l’importante è però arrivare a una sintesi. Il confronto si è potuto innescare perché ho fatto un passo indietro, in coerenza col mio ruolo di sindaco fra i sindaci. Un ruolo non sempre compreso dalla comunità politica, anche a livello regionale e nazionale. In quattro anni, infatti, mi sono trovato spesso da solo, fatta eccezione per sindaci e consiglieri provinciali, a portare avanti il mio lavoro". Cosa lascia al suo successore?  "Prima di tutto un lavoro enorme nel mondo della scuola. Abbiamo riconvertito l’ex caserma dei vigili del fuoco in via Galcianese in un istituto scolastico, trasformato in una scuola il vecchio distretto di Montemurlo, e risolto il problema della carenza di aule alle superiori. Lascio 12 milioni di euro di nuove scuole da costruire nei prossimi tre anni grazie ai fondi Pnrr. E la completa riasfaltatura di tutte le strade provinciali e il monitoraggio con i relativi fondi per la manutenzione dei ponti". Quali potranno essere i progetti del futuro presidente della Provincia? "Abbiamo gettato le basi per la riqualificazione dell’immobile di via del Seminario grazie allo studio di fattibilità. Abbiamo impostato il lavoro per il Ponte alla Nave, per la seconda tangenziale verso Iolo, e per dare un nuovo assetto all’ente. Col superamento della riforma Del Rio potrebbe tornare l’elezione diretta del presidente, con più deleghe, e una vera giunta. E’ stato un lavoro poderoso quello dell’Upi, di cui vado fiero". Stefano De Biase

Cronaca

Il presidente uscente



"Apprendo con piacere che il ministro Calderoli abbia sentito la necessità di mettere tra le priorità dell’agenda politica il tema della revisione dell’assetto istituzionale delle Province. Quattro anni fa molti pratesi mi domandavano cosa rappresentasse la fascia che portavo alle iniziative istituzionali, ora tutti sanno cos’è la Provincia e ne comprendono l’importanza. Ciò è motivo d’orgoglio". Francesco Puggelli traccia un bilancio dei 4 anni da presidente della Provincia, in vista della scadenza del mandato, il 26 novembre, quando si andrà a voto per eleggere il successore, Calamai.
Puggelli, partiamo dalla fine. Che ne pensa dei mal di pancia nel Pd per scegliere il suo successore?
"Voglio vederne il lato positivo. L’interesse intorno alla Provincia si è risvegliato e questa è la riprova del lavoro svolto negli ultimi quattro anni. Come in tutte le comunità si apre un dibattito, l’importante è però arrivare a una sintesi. Il confronto si è potuto innescare perché ho fatto un passo indietro, in coerenza col mio ruolo di sindaco fra i sindaci. Un ruolo non sempre compreso dalla comunità politica, anche a livello regionale e nazionale. In quattro anni, infatti, mi sono trovato spesso da solo, fatta eccezione per sindaci e consiglieri provinciali, a portare avanti il mio lavoro".
Cosa lascia al suo successore?
 "Prima di tutto un lavoro enorme nel mondo della scuola. Abbiamo riconvertito l’ex caserma dei vigili del fuoco in via Galcianese in un istituto scolastico, trasformato in una scuola il vecchio distretto di Montemurlo, e risolto il problema della carenza di aule alle superiori. Lascio 12 milioni di euro di nuove scuole da costruire nei prossimi tre anni grazie ai fondi Pnrr. E la completa riasfaltatura di tutte le strade provinciali e il monitoraggio con i relativi fondi per la manutenzione dei ponti".
Quali potranno essere i progetti del futuro presidente della Provincia?
"Abbiamo gettato le basi per la riqualificazione dell’immobile di via del Seminario grazie allo studio di fattibilità. Abbiamo impostato il lavoro per il Ponte alla Nave, per la seconda tangenziale verso Iolo, e per dare un nuovo assetto all’ente. Col superamento della riforma Del Rio potrebbe tornare l’elezione diretta del presidente, con più deleghe, e una vera giunta. E’ stato un lavoro poderoso quello dell’Upi, di cui vado fiero".
Stefano De Biase

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