La Tari aumenta del 6% ma ci sono i bonus

Il consiglio comunale ha approvato le nuove tariffe. Incentivi alle attività più penalizzate dal Covid come ristoranti e parrucchieri

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Il consiglio comunale di Vernio ha approvato, nella sua seduta di martedì, le nuove tariffe della Tari e, in forza di una modifica del regolamento per l’applicazione della tassa rifiuti, ha previsto un bonus con una riduzione del 50% della tariffa complessiva per le utenze della ristorazione e del 33% per parrucchieri, barbieri ed estetiste. Queste tipologie di impresa hanno tempo fino al prossimo 15 giugno per presentare la richiesta di riduzione sugli appositi modelli scaricabili sul sito dell’ente nella sezione Tari.

"In un contesto critico abbiamo cercato di contenere gli aumenti e di applicare la tariffa in modo da tener conto di chi si trova maggiormente in difficoltà", hanno sottolineato il sindaco Giovanni Morganti e l’assessore al Bilancio, Maria Lucarini.

Agevolazioni economiche, con una riduzione della tariffa del 50% sono infatti previste anche per le utenze di nuclei familiari che si trovano in situazione di disagio socio-economico che abbiano un Isee non superiore a 12mila euro (l’anno scorso il tetto era di 8,5 mila euro) oppure a 20mila euro nel caso di almeno 4 figli a carico. La medesima riduzione viene applicata ai beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza.

"Abbiamo purtroppo dovuto prendere atto del Piano economico finanziario dell’Ato Toscana Centro che registra un aumento dei costi per la gestione del sistema dei rifiuti - mette in evidenza il sindaco Morganti - un piano su cui i sindaci hanno espresso forti critiche tanto che nell’assemblea dell’Ato è stato presentato un documento in cui si è chiesto un maggior coinvolgimento dei Comuni, si è denunciata la difficolta di accertamento dei costi sui territori e si sono sollecitati interventi per rendere più comprensibile il piano economico e i criteri di calcolo, al tempo stesso evidenziato la necessità di procedere con il piano rifiuti regionale per una gestione oculata e contenuta dei costi".

I provvedimenti sono stati presentati in consiglio dall’assessore al Bilancio Maria Lucarini. "Abbiamo calcolato un aumento medio del 5,5- 6%, una cifra che va dai 10 ai 25 euro a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare – fa notare Lucarini - al tempo stesso abbiamo deciso di intervenire sulle fasce più fragili per contenere il danno è stato modificato il regolamento per dare supporto alle tipologie di imprese che sono state particolarmente penalizzate a causa dell’emergenza Covid".

Il Comune di Vernio con l’entrata Tari deve coprire spese per la gestione dei rifiuti pari a 1 milione e 187 mila euro. Il 90% - circa 1 milione e 68 mila euro - viene dalle utenze domestiche e il restante 10% da quelle non domestiche. Com’è noto le tariffe - che comprendono una parte fissa e una variabile - vengono calcolate in base a coefficienti che tengono conto del numero dei componenti del nucleo familiare e della superficie delle abitazioni. A Vernio ci sono 1039 famiglie monoparentali, 1631 con due componenti, 529 con 3, 299 con 4, 82 con 5 e 48 con 6.

Nei giorni scorsi, gli aumenti della Tari – deliberati dall’assemblea dell’Ato a fine aprile – hanno provocato non pochi malumori fra i cittadini.

In particolare, a Prato, si è tenuto un infuocato consiglio comunale dopo che si è saputo che gli aumenti delle tariffe avrebbero raggiunto anche il 10% per le famiglie.