Maristella Carbonin
In barba alle stagioni, la coda dell’estate non spinge Prato verso l’autunno, ma verso la primavera: quella degli eventi, quella della cultura. E’ il settembre pratese, bellezza. La città svuotata d’agosto torna frizzante, con i concerti in piazza Duomo. E poi con la palla grossa e ancora Eat Prato, e all’orizzonte arriva anche Tipo. E tanto si parla di cultura, in questi giorni a Prato. Purtroppo con una nota stonata che va a ficcarsi come una spina nel fianco di questo bel settembre. Il caso Pecci, con i due licenziamenti che vanno per forza di cose oltre le storie personali. "Non si risana il Pecci sulle spalle dei lavoratori", gridano i sindacati. Giustissimo. Ma il ‘paziente’ è malato. Vogliamo sperare che partorire una cura migliore sia possibile.