La sfida: portare a Prato il cinema del futuro

Il progetto di Regione, Comune e Manifatture Digitali è realizzare all’ex Banci la Cinecittà delle nuove tecnologie. Tutte le idee in campo

Paolo Chiappini, Eugenio Giani, Jacopo Di Passio, Stefania Ippoliti, Stefano Ciuoffo, Matt

Paolo Chiappini, Eugenio Giani, Jacopo Di Passio, Stefania Ippoliti, Stefano Ciuoffo, Matt

Grandi progetti e tante novità importanti alle Manifatture Digitali, il "luogo magico" inaugurato nel 2017 in via Dolce de’Mazzamuti a supporto delle produzioni cinematografiche e audiovisive. La scommessa è ambiziosa e suggestiva: realizzare, nell’area ex Banci, un teatro in real time, un campus e una render farm. Si tratta di strutture che farebbero di Prato uno dei punti di i riferimento in Italia per le nuove tecnologie per il cinema e gli audiovisivi. Ieri mattina il progetto è stato presentato nel quartier generale delle Manifatture in presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco Matteo Biffoni, del presidente di Fondazione Sistema Toscana Iacopo Di Passio, del direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini e di Stefania Ippoliti, direttore di Toscana Film Commission. La cittadella del cinema del futuro occuperebbe circa un quinto delle aree disponibili all’ex Banci, l’area per la quale Biffoni nelle scorse settimane aveva rivolto l’invito al mondo imprenditoriale a presentare idee nel campo dell’innovazione. Più nel dettaglio, il real time consente di ricreare scenari iperrealistici con tecniche d’animazione in 3D. Il teatro previsto nel progetto occuperebbe un’area di 1300 metri quadrati, con spazi per il virtual set, il trucco, la produzione, i costumi e per il relax. Il campus dovrebbe diventare un centro di formazione d’eccellenza, per ospitare corsi, meeting e spazi per lezioni, co-working ed eventi. È progettato per ospitare fino a duecento studenti impegnati a frequentare corsi e master per cui vengono previste durate semestrale, annuale e pluriennale. La render farm dovrebbe invece ospitare il centro computazionale che permette sofisticate elaborazioni necessarie alla produzione. Completerebero l’investimento spazi destinati all’ospitalità, alla ristorazione e al tempo libero. Per ora si tratta di idee e progetti, intorno ai quali coinvolgere anche le imprese private. Il Consiag fa già parte della squadra e c’è il 5G per la cui sperimentazione Prato è fra le prime città in Italia. "Abbiamo creduto sin dall’inizio sul grande valore che Manifatture Digitali Cinema avrebbe portato sul nostro territorio – ha detto il sindaco Biffoni –. Il cinema e l’audiovisivo contribuiscono a promuovere il territorio, a generare occupazione e sviluppo economico, a trovare nuove applicazioni per l’innovazione tecnologica che vede Prato protagonista. E, nonostante questo anno così difficile, non ci siamo mai fermati e guardiamo avanti con un progetto ancora più ambizioso".

E’ una sfida che non riguarda solo il mondo del cinema, ma anche altri comparti industriali e che, come ha detto Biffoni, z riunisce due degli ambiti di sviluppo in cui Prato è all’avanguardia e che saranno il traino della ripresa anche economica del nostro Paese: la rigenerazione urbana e l’innovazione". Del resto di Cinecittà a Prato se ne parla da quasi trent’anni, da quando Alessandro Benvenuti sbarcò in città con il suo "Caino e Caino", interamente girato qui. Ora dalla suggestione dei rendering si passa alla fase due: progettazione concreta, ricerca dei fondi e delle partnership, e speriamo trasformazione delle idee in realtà, non solo virtuale.

Federico Berti