Lutto nella Chiesa e nella comunità di Prato: ieri mattina si è spento all’età di 81 anni monsignor Lorenzo Lenzi. Canonico della cattedrale di Santo Stefano, da tempo aveva problemi di salute che non gli permettevano di uscire di casa e di celebrare messa. Sacerdote molto conosciuto in città, e anche fuori diocesi, ha svolto per vari anni anche la professione di psicologo, un lavoro che ha gli ha permesso di entrare in contatto con moltissime persone.
Ma è nell’impegno e nello studio della pastorale familiare che don Lenzi ha reso noto il proprio nome in diocesi. Fin dagli anni Settanta, ha coordinato e tenuto in Palazzo vescovile i corsi in preparazione al sacramento del matrimonio, una esperienza tra le prime in Italia a livello diocesano e che lo ha fatto entrare nella memoria di tutti coloro che si sono sposati a Prato negli ultimi quarant’anni.
Dell’ufficio di pastorale familiare è stato a lungo direttore, in questo appassionato impegno ha seguito le orme di monsignor Pietro Fiordelli, il vescovo che lo ha ordinato sacerdote il 29 giugno 1966 e del quale è stato giovane segretario.
Tra le attività pastorali più note e apprezzate ricordiamo l’accompagnamento spirituale dei separati e divorziati. È stato anche cancelliere vescovile e correttore della Misericordia di Prato.
Don Lenzi è stato anche parroco in San Pierino e nella "sua" San Bartolomeo, la parrocchia dove giovanissimo ha maturato la propria vocazione sacerdotale grazie all’esempio di don Marcello Del Gigia.
Negli ultimi anni ha svolto l’incarico di assistente dell’ufficio di pastorale della salute e dell’associazione medici cattolici. Come detto, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, da tempo si era ritirato nella sua abitazione, dove è stato accudito notte e giorno dalle sorelle Francesca Laura e Dilvana.
La salma di monsignor Lenzi è esposta alle cappelle del commiato della Misericordia in via Convenevole da ieri pomeriggio. Le esequie saranno celebrate domani alle 15,15 in cattedrale. La salma sarà tumulata nel cimitero di Mezzana.