"La riforma degli appalti? Migliora il Paese"

Mazzetti (Forza Italia) è la relatrice di maggioranza delle modifiche al codice: "Serviranno a concretizzare le chance offerte dal Pnrr"

"La riforma del codice appalti è un tassello essenziale per concretizzare l’occasione storica del Pnrr ma anche per rendere più semplici i lavori pubblici e più attrattivo il Paese". Lo dice Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, relatrice di maggioranza del provvedimento che dopo il sì del Senato, ieri ha incassato il via libera della Camera e ora dovrà tornare a Palazzo Madama per il definitivo via libera. "L’ultima riforma del codice degli appalti nel 2016 ha creato una complicazione a livello tecnico-giuridico tale da bloccare una pluralità di opere indispensabili. La riprova è presto detta: le opere realizzate sono state in deroga", argomenta Mazzetti. "Inoltre dobbiamo tenere conto che le condizioni economiche, le contingenze geopolitiche ma anche i numerosi provvedimenti hanno portato a cambiare il quadro generale in cui si svolgono i lavori pubblici rispetto al 2016. Confrontandomi costantemente con gli operatori del sistema, abbiamo lavorato – aggiunge Mazzetti – per una concreta e tangibile semplificazione, che parte dal taglio dei livelli progettuali e prevede una fase a monte rafforzata e una esecutiva più rapida, ma consente anche libertà di decidere sulla suddivisione in lotti e in sub-appalti, in base alle caratteristiche dell’opera. Questi sono solo alcuni dei punti cardine delle modifiche apportare in fase di esame in seconda lettura. Il codice degli appalti è una riforma necessaria che ha lo scopo di fare le opere in modo veloce, sicuro e bene, ma per arrivare a questo obiettivo dobbiamo fare le riforme". Forza Italia avrebbe portato avanti anche modifiche più profonde per concretizzare in tempi più rapidi le opere del Pnrr: previsione di un meccanismo esatto di adeguamento prezzi, concessione ai soggetti che vogliano realizzare un’opera pubblica a propria cura e spesa l’opportunità di andare in deroga al codice degli appalti. "Nel frattempo, andrebbe posticipata la scadenza dell’appalto integrato fino a quanto la legge delega in approvazione sarà definitivamente attuativa. Bisognerebbe dare, inoltre, più centralità al progetto rispetto all’impresa con la separazione del progettista dal direttore lavori. Ma la modifica principale da effettuare è quella della delimitazione, con norme precise, dei lavori da servizi e forniture".