La ‘pattumiera a cielo aperto’ svelata dall’incendio Ovattoni: "E i controlli e le telecamere annunciate?"

La consigliera d’opposizione: "Avevo sollevato la questione lo scorso agosto. Adesso bisogna correre ai ripari"

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"Proprio l’anno scorso nel mese di agosto avevo denunciato in zona Macrolotto Due, per l’esattezza in Via Lodz, la presenza di una grande e pericolosa discarica abusiva. Dodici mesi dopo quell’ammasso di spazzatura si è trasformata in un rogo di rifiuti speciali". Va all’attacco del Comune la consigliera d’opposizione Patrizia Ovattoni (foto) sul caso dell’incendio di sterpaglie di via Chemnitzvia Lodz. Il fuoco, una volta spento, ha portato alla luce una maxi discarica di bottiglie di vino, birra, plastica, sacchi neri e scarti di lavorazioni tessili ed edili. Rifiuti che dopo il rogo si sono trasformati da urbani a speciali, aumentandone i costi di smaltimento (ancora da stabilire se si tratti di un terreno pubblico o privato). Una situazione che secondo Ovattoni poteva essere evitata intervenendo per tempo. "Dopo la mia denuncia dello scorso agosto – prosegue Ovattoni –, avevo avuto rassicurazioni dall’amministrazione comunale che nella zona del Macrolotto Due ci sarebbero stati controlli regolari e l’installazione di telecamere al fine di prevenire situazioni altamente degradanti. Purtroppo così non è stato. Come al solito l’amministrazione comunale si è riempita la bocca di belle parole senza però dare seguito ad azioni concrete nell’interesse di chi in quella zona investe a livello imprenditoriale e lavoro. E l’accampamento dei nomadi in Via Chemnitz con annessa una enorme discarica abusiva ne è una prova chiara". Ovattoni adesso chiede al Comune di correre ai ripari e di riportare il decoro nella zona industriale, ascoltando le richieste di chi ci lavora e trovando anche una soluzione all’accampamento abusivo di nomadi che da mesi occupano un parcheggino isolato in via Chemnitz, quasi al confine con l’autostrada.

"Il Comune di Prato sta continuando ad elogiare il proprio lavoro rappresentando così una città che non esiste – commenta la consigliera d’opposizione –. La realtà è tutt’altra. Il territorio comunale pratese è avvolto da un degrado che avanza inesorabilmente e che sta anche mettendo in pericolo la salute e l’incolumità fisica dei cittadini". Alla luce delle considerazioni precedenti, Ovattoni si chiede "con quale coraggio l’amministrazione comunale continui a governare in questo modo quando i gravi problemi sono sotto gli occhi di tutti". "Amministrare una città significa rendere un servizio ai cittadini e non fare soltanto slogan" conclude la consigliera d’opposizione.