"La misura ora è colma. Noi ci rifiutiamo"

Hub riciclo tessile e inceneritore Gida: sabato in via di Baciacavallo manifestazione di protesta con i comitati dell’Osservatorio ambientale

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Dopo l’assemblea pubblica al circolo di Cafaggio, l’Osservatorio ambientale di Prato indice una manifestazione civica in via di Baciacavallo, accanto al campo sportivo del Paperino San Giorgio. L’appuntamento è per sabato alle 16, con la richiesta alla cittadinanza di "denunciare l’insostenibilità della zona, portando cartelli e striscioni di protesta". La battaglia contro l’hub del riciclo tessile da collocare nella zona accanto a Gida non si ferma quindi da parte dei comitati cittadini. L’ampia partecipazione all’assemblea pubblica e i malumori mostrati nel corso della serata, hanno spinto l’Osservatorio Ambientale a proporre una nuova forma di protesta. "Vogliamo esprimere nuovamente il dissenso verso i progetti di nuovi impianti inquinanti, verso l’ulteriore consumo di suolo nella zona e contro l’ennesimo peggioramento della vivibilità di quartieri già notevolmente compromessi dall’inquinamento – attaccano dall’Osservatorio -. Nonostante l’invito all’assessore Barberis e alla commissione comunale ambiente, nessun esponente della giunta Biffoni è intervenuto a confrontarsi con la cittadinanza, ad ulteriore riprova della noncuranza per la partecipazione civica e in particolare verso le frazioni di Paperino, Fontanelle e Cafaggio, dove risiedono oltre ventiquattromila persone. Per questo faremo sentire nuovamente la nostra voce di dissenso". Al centro della contestazione non c’è solo l’hub del riciclo tessile, ma pure il progetto dell’essiccatore dei fanghi di Gida e il nuovo capannone che dovrà essere costruito a Cafaggio (che ha appena ottenuto il via libera dalla commissione ambiente) per fare posto a un’azienda di logistica. "Dalle relazioni introduttive è emerso come la localizzazione dell’impianto sul trattamento dei rifiuti tessili sia anti-economica per il costo di spostamento di due pozzi di Publiacqua da oltre 2 milioni di euro, e inadeguata per via dei vincoli escludenti. Inoltre è soprattutto peggiorativa rispetto ad altri siti, che l’amministrazione ha dichiarato di avere preso in esame durante la presentazione del progetto".

Alla luce dello slittamento nella scadenza del bando Pnrr, che si chiuderà la prossima settimana, i comitati sollecitano "l’individuazione di un sito alternativo", ma anche "il ripensamento del progetto di un inceneritore di fanghi più grande, realizzando al loro posto nuovi boschi urbani per la mitigazione dell’area già troppo ingolfata".

La manifestazione accanto al campo del Paperino San Giorgio è stata denominata "La misura è colma, ci rifiutiamo". E nella locandina di presentazione vengono elencati tutti i progetti che vanno ad appesantire l’ambiente della zona. "Fino a oggi abbiamo il depuratore per fanghi industriali e civili - attaccano i comitati -. Poi l’inceneritore per rifiuti speciali, l’ozonizzatore, l’impianto di ricircolo dell’acqua a scopo industriale, l’impianto di svuotamento dei pozzi neri e i tralicci dell’energia elettrica. Adesso vogliono aggiungerci pure un nuovo inceneritore per rifiuti speciali, un biodigestore anaerobico, l’impianto di disidratazione dei fanghi, l’hub del riciclo tessile e un nuovo maxi capannone a Cafaggio di fronte a Gida". L’attacco finale dell’Osservatorio è senza giri di parole: "Ai progetti green dell’amministrazione comunale fanno invece seguito altre opere impattanti. Ci rifiutiamo di essere condannati a subire scelte calate dall’alto a scapito della salute pubblica".