La mamma testarda che non credeva al figlio "Temo per la sua salute, per favore indagate"

E’ stata lei a fare partire l’inchiesta presentandosi ai carabinieri di via Picasso. "Ha il certificato verde, ma ho il sospetto che sia finto"

Era preoccupata. Come lo sono tutte le mamme per i propri figli. In casa c’erano state anche diverse discussioni. Il figlio, poco più che ventenne, e il marito erano infatti dei no vax convinti. Lei no. Lei invece si era vaccinata contro il Covid come raccomandano medici e scienziati. E più volte aveva insistito perché il figlio si vaccinasse temendo per la sua salute. E’ stata lei, la mamma di un ragazzo pratese che ha ottenuto il green pass senza farsi il vaccino, a mettere in moto l’inchiesta della Procura di Pistoia che ha portato all’arresto di un medico di base della montagna pistoiese, Federico Calvani, che produceva la certificazione ai pazienti fingendo di avere loro somministrato la dose di vaccino. La donna è andata dritta per la sua strada e il suo intuito è stato giusto.

Tutto è cominciato qualche mese fa quando il figlio si è rifiutato di vaccinarsi sostenendo strampalate tesi no vax. La donna aveva paura per la salute del ragazzo. Troppo pericoloso e insidioso il Covid, "meglio avere la protezione del vaccino", gli ripeteva con insistenza. Soprattutto dopo che il marito, un imprenditore edile pratese, aveva contratto il virus ed era finito in ospedale. Il decorso della malattia era stato piuttosto severo. L’uomo aveva mostrato difficoltà respiratorie tanto che i medici erano stati costretti, dopo il ricovero, ad aiutarlo con la ventilazione assistita. L’uomo, alla fine, ce l’aveva fatta, era guarito uscendo dall’ospedale. Ma la batosta presa non era servita a nulla, nemmeno al figlio che aveva visto il padre stare male. I due continuavano a sostenere tesi no vax, convinti dell’inefficacia e della inutilità del vaccino. Il green pass, però, serviva a entrambi. Impossibile farne a meno, soprattutto da quando il Governo lo ha imposto come obbligo per lavorare. L’alternativa era sottoporsi ogni 48 ore a un tampone per ottenere la certificazione verde di base, strada difficilmente praticabile e anche economicamente dispendiosa. Poi la situazione cambiata radicalmente quando il ragazzo annuncia alla madre di essersi vaccinato insieme al padre. Un cambiamento radicale, inaspettato e sospetto che non ha convinto la donna. E’ stata lei, grazie alla sua intuizione, ad andare fino in fondo alla questione e a rendersi conto che quel green pass era solo carta straccia. Con una scusa ha costretto il figlio a sottoporsi alle analisi del sangue facendo fare al ragazzo il controllo degli anticorpi. Il risultato l’ha lasciata di stucco: il figlio – in teoria vaccinato – non aveva nel sangue neppure un anticorpo. Un’assenza assolutamente sospetta. A quel punto la donna non ha avuto più dubbi su quello che doveva fare e si è recata al comando dei carabinieri di via Picasso per esporre tutte le sue perplessità. Possibile che il figlio e il marito le avessero mentito? E che in realtà non avessero fatto nessun vaccino? E allora come avevano fatto a procurarsi il green pass? "Sono preoccupata per la salute di mio figlio", si è giustificata la donna di fronte ai militari che raccoglievano la sua denuncia. Ricevuta la denuncia, i carabinieri hanno convocato il ragazzo che è crollato facendo il nome di Federico Calvani. "Il medico era molto conosciuto in certi ambienti – spiegano dal comando di via Picasso – I pazienti si passavano le informazioni su varie chat e così molti si recavano da lui da più parti della Toscana per ottenere la falsa certificazione e poter scaricare il green pass". Chiaramente tutte le certificazioni sospette sono già state bloccate.

Laura Natoli