La maledizione del Covid fa sei nuove vittime E il Santa Caterina perde un’altra anziana

Quinto decesso in pochi giorni fra gli ospiti della rsa di via San Vincenzo. In provincia 3.112 vaccinati, ma Pfizer frena i rifornimenti

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Non c’è pace per il Pio Istituto Santa Caterina. Ancora una vittima, la quinta da quando all’interno della Rsa si è acceso un maxi-focolaio con 102 ospiti contagiati sui 103 presenti. Stavolta il virus si è portato via una donna di 82 anni, ricoverata Santo Stefano dal 13 gennaio a seguito di una brutta caduta. Una volta arrivata in ospedale l’anziana era risultata positiva al test del coronavirus. Sale così a cinque il numero dei decessi - tutti arrivati nel giro degli ultimi giorni - fra gli anziani ospiti della rsa di via San Vincenzo, dove adesso si trovano 92 persone, solo una delle quali è negativa al virus. Sei anziani (che nel frattempo avevano manifestato sintomi non trascurabili) sono invece ancora ricoverati al Santo Stefano. Il Covid colpisce all’interno della Rsa, ma anche fuori.

Lo testimonia l’ultimo bollettino regionale, che nella provincia di Prato conta sette decessi nelle ultime 24 ore, computando in ritardo anche quello di un’anziana di 92 anni, anch’essa ospite del Santa Caterina, morta lunedì e di cui La Nazione aveva già dato notizia. Gli altri decessi di cui informa la Regione riguardano un uomo di 82 anni di Prato, morto a i Fraticini di Firenze, un uomo di 83 anni di Prato deceduto alla Melagrana, un uomo di 81 anni di Prato deceduto al Santo Stefano, una donna di 68 anni deceduta a casa ed un uomo di 93 anni morto alla Melagrana. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il numero delle morti causate dal virus sale così a quota 280. Per quanto riguarda invece i nuovi contagi, sono stati 13 quelli emersi nelle ultime 24 ore, tutti registrati a Prato tranne uno a Montemurlo. Sotto controllo anche i numeri dei ricoveri visto che nell’area Covid del Santo Stefano ci sono ora 40 degenti su un totale di 50 posti letto disponibili; in terapia intensiva sono sette i pazienti ricoverati su 20 posti a disposizione; nelle cure intermedie della rsa La Melagara ci sono 39 degenti (per 42 posti letto a disposizione); 5 su 24 al vecchio ospedale e 19 su 20 al Centro Covid Pegaso. Le persone ricoverate nei posti letto ospedalieri dislocati sul territorio toscano sono invece 836 (9 in meno rispetto a lunedì), 121 quelle in terapia intensiva (4 in meno). Intanto sul versante del vaccino, da registrare che domenica sono state somministrate le secondi dosi del siero Pfizer Biontech a 45 fra operatori sanitari e medici dell’ospedale Santo Stefano. Si tratta dei professionisti che per primi avevano ricevuto la prima dose di vaccino il 27 dicembre in occasione del V-Day a carattere europeo. Ma in queste ultime ore il rallentamento nell’approvigionamento del vaccino Pfizer ha fatto sì che le prenotazioni delle prime dosi risultino chiuse fino al 21 gennaio. Non dovrebbero comunque esserci problemi per la somministrazione delle secondi dosi, visto che le prime vaccinazioni dopo il V-day risalgono al 4 gennaio scorso e che quindi mancano ancora cinque giorni prima che scatti il termine per effettuare la seconda iniezione. E’ partita intanto la campagna di vaccinazione del personale che opera nel reparto di emergenza urgenza e dei volobntari soccorritori, ai quali è stato destinato il vaccino prodotto da Moderna. Ieri nei due punti vaccinali messi a disposizione dall’Asl Toscana Centro (San Jacopo a Pistoia e San Giovanni di Dio a Firenze) erano stati vaccinati 39 operatori pratesi di questi ambiti sanitari, mentre per oggi se ne sono prenotati già 35. Ieri i vaccinati totali nell’area pratese erano 3.112; nelle rsa 592 fra ospiti e operatori. Infine i dati regionali: 26 i decessi registrati ieri in Toscana (12 uomini e 14 donne) con una età media di 81 anni. I nuovi contagi sono stati invece 241 con un’età media di 52 anni.

Sara Bessi