La forza dei corpi e le parole fasulle Debutta l’Otello

Il nuovo lavoro dei Kinkaleri è in prima assoluta da domani a domenica al teatro Fabbricone

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La stagione del Metastasio prosegue con un altro debutto in prima assoluta. Stavolta è uno spettacolo di danza con la compagnia pratese dei Kinkaleri che dal 28 a domenica 31 ottobre porta in scena al Fabbricone il nuovo lavoro "OtellO", liberamente tratto da William Shakespeare (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30). Lo spettacolo è una riscrittura della celeberrima tragedia progettata e realizzata da Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco. "Il lavoro doveva debuttare nell’aprile 2020, ma per il Covid abbiamo dovuto interrompere le prove - racconta Massimo Conti - Abbiamo indagato i vari filoni di lettura proposti dal testo. Così ci siamo soffermati a indagare la parola, il linguaggio, che crea mondi fasulli e la tragedia che ne consegue e il corpo che invece nella sua presenza in scena propone la sua presenza, una verità qui ed ora". Un Otello che viaggia su un doppio binario, quello della parola e delle sue finzioni, e quello del corpo e della sua verità. "Il lavoro si compie su questo doppio binario proponendo una relazione fisica in cui i quattro danzatori in scena trovano accordi e possibilità di relazione tra corpi", aggiunge Conti. Il potere che il linguaggio ha nell’imporre piegature e distorsioni alla realtà si allunga come un’ombra sui corpi dei quattro performer in scena: Chiara Lucisano, Caterina Montanari, Daniele Palmeri, Michele Scappa. "Gli interpreti non assumono le sembianze dei personaggi né la loro condizione psicologica - prosegue Conti. Anzi le parole saranno pronunciate da ognuno dei quattro personaggi in scena senza corrispondenza con i personaggi del testo". I performer si muovono in una scena nuda e "aggregano l’intera tragedia, cercando nella dinamica, nelle forze e nelle tensioni prodotte dai loro movimenti di fronteggiare la menzogna di un mondo generato dalle parole". Le due O maiuscole del titolo OtellO racchiudono il verbo inglese ‘tell’ - ovvero dire, raccontare, informare, rivelare, riconoscere - nella ricerca di un linguaggio che non pretende di spiegarsi ma di restare straniero, proprio come Otello. Le musiche originali sono di Canedicoda. Lo spettacolo è una coproduzione KinkaleriKLm, Metastasio col sostegno di MiC – Ministero della Cultura, Regione Toscana.

Sara Bessi